Archivio Articoli
«E per la prima volta non era la guerra»
Il Comitato della Duma per la tutela della famiglia ha chiesto di contrastare la diffusione di libri per l’infanzia ritenuti «dannosi». Fra i titoli, anche il racconto “Il soldatino” della scrittrice italiana Cristina Bellemo.
La Russia perduta di Elena Kostjučenko
Nell’affetto per la «mia Russia» si intrecciano lo strazio e l’orrore per un «paese perduto».
Il reale come trasparenza dell’eterno: la pittura di R. Florenskaja
Una mostra di pittura di Raisa Florenskaja presso la galleria Île Thélème di Mosca: oltre cento opere, alcune esposte per la prima volta, della sorella del grande filosofo e teologo.
Guerre collaterali
I mille giorni di guerra e tante piccole guerre tra gli schieramenti. Ma c’è chi richiama l’importanza della carità come punto di ripartenza.
Un’altra giornalista vittima della guerra
Al momento presente una ventina di giornalisti ucraini sono prigionieri delle autorità russe. Una di loro, Viktorija Roščina, è morta poco prima di essere scambiata. Violata ogni norma internazionale sui corrispondenti di guerra. Perché gli invasori devono accompagnare la guerra con l’estrema violenza sui civili?
Kuropaty: la memoria salva anche noi
A Kuropaty, bosco nei pressi di Minsk, migliaia di croci ricordano le vittime delle fucilazioni di massa dell’NKVD negli anni ’30. Mentre il governo cerca di obliterare questa storia, cancellando i segni sul territorio, c’è chi silenziosamente continua a farvi visita, per proteggere il proprio passato e difendere la propria dignità umana.
Jerzy Popiełuszko ricordato a 40 anni dalla scomparsa
L’Istituto polacco della Memoria nazionale ha dedicato l’ultimo numero del suo bollettino alla figura di don Jerzy Popiełuszko, assassinato in odio alla fede 40 anni fa dal regime comunista, e beatificato nel 2010.
Pavel, pianista solitario, la tragica bellezza del volto umano
I riflettori si sono accesi su di lui per un breve istante, poi è tornato nell’ombra, tanto che oggi non ne parla più nessuno. Eppure, Pavel Kušnir, pianista di talento, è morto facendo uno sciopero della sete in prigione.
Miron Ginkas: Attraverso il filo spinato
Nei giorni della memoria, ascoltiamo la storia vera di una famiglia ebrea passata attraverso mille peripezie nella Lituania occupata dai nazisti. Una vicenda ritrovata nei diari del capofamiglia.
Il mondo russo vi attende
Il governo russo apre le porte agli espatriati e agli stranieri che non condividono le «ideologie distruttive» dell’Occidente, facendo leva sulle politiche sociali di alcuni paesi. Ma quelli che spaccia per «valori spirituali e morali della tradizione russa» sono inquinati da un pericoloso sciovinismo.
Migranti ricattati: l’arruolamento o l’espulsione
Dopo il tragico attentato al teatro moscovita Crocus, le autorità russe hanno inasprito le norme sull’immigrazione. Nel mirino gli illegali ma anche i moltissimi migranti economici provenienti dall’Asia Centrale, spesso ricattati per poterli inviare al fronte.
La «Restituzione dei nomi», oggi più che mai
Il gesto di memoria delle vittime del terrore comunista si ripete anche quest’anno il 29 ottobre. E assume una pregnanza speciale nel momento in cui nuove innumerevoli vittime chiedono memoria e giustizia.
Alla Kolyma va in scena il festival del revisionismo storico
Il festival «Le luci della ribalta del lager» previsto nel 2025 a Magadan sembra più che altro l’occasione per sostenere il revisionismo storico promosso dal Cremlino, che in questo caso colpisce soprattutto i detenuti ucraini che furono costretti a lavorare nelle miniere della Kolyma.
Trinità di Rublëv, ultimo atto?
Le peripezie cui è stata sottoposta l’icona della Trinità di Andrej Rublëv sembrano finite, ma non nel migliore dei modi. L’opera è tornata nella sua collocazione originaria in un monastero, in condizioni ambientali molto rischiose. Un’azione simbolica, una prova di forza.
I campi estivi del «Paese degli eroi»
I campi estivi per gli studenti russi hanno assunto negli ultimi anni un’impostazione sempre più militarizzata, al fine di formare le nuove generazioni in uno spirito nazionalista e patriottico, pronte a sacrificarsi per le future battaglie.
Ci interessa una coscienza cristiana?
Il discernimento di una coscienza illuminata dal Vangelo non è roba d’altri tempi. È quello che ci manca oggi.
Echi dal Meeting
Incontri e dialoghi interessanti ai margini della «mostra russa» al Meeting 2024. Giudizi inattesi che colpiscono per la loro semplice, umana verità.
La «nuova Russia» di Singer
Quante «nuove Russie» sono nate e morte in poco più di un secolo? Un giornalista ebreo americano ce ne racconta una, affascinante.
Il sindacato di Naval’nyj
Nell’estate 2022 Aleksej Naval’nyj dalla colonia penale di Melechovo fondò il sindacato carcerario «Promzona», per garantire ai detenuti condizioni lavorative dignitose. Un’iniziativa osteggiata dalle autorità e presto soffocata, ma che fa risaltare le doti umane e professionali dell’oppositore morto in carcere nel febbraio di quest’anno.
Una gioia da condividere
Intervista alla vicedirettrice dell’hospice pediatrico La Casa del faro (di cui parla la mostra Un mondo in cui ciascuno è importante, Meeting di Rimini 2024). La compagnia ai bambini disabili o incurabili e alle loro famiglie, in Russia sta sfatando i miti e pregiudizi sull’handicap e sul fine vita. (intervista di Marta Dell’Asta)
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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