Cattolici in Siberia
La Siberia evoca alla nostra mente favolose
lontananze, freddi insopporrabili, vicende di carceri e deportazioni. La realtà ha superato in durezza ogni immaginazione. Eppure anche in quei
territori sterminati, anche nelle sperdute lande
trasformate in lager si è radicato l’annuncio
cristiano. Dapprima arditi viaggiatori e com
mercianti, poi prigionieri e infine deportati. Il
cristianesimo (ortodosso, ma anche cattolico) ha
trovato le strade più impensate ed lmpervie per
rendersi presente in Siberia. E ha saputo resistere
alla sistematica persecuzione del regime sovietico.
Fino alla nuova possibilità di fioritura seguita
alla caduta del comunismo.
Don Paolo Pezzi ha svolto la sila azione mis
sionarla a Novosibirsk proprio negli anni immediatamente successivi alla fine dell’URSS. E
ha raccolto materiale per scrivere la prima
«storia» della presenza cattolica in Siberia in una lingua occidentale. È la storia presentata in
questo colume, ricco di eroiche testimonianze di
fede e di passione per la Chiesa.
Paolo Pezzi, romagnolo di origine, nato nel 1960. Ordinato sacer dote nella Fraternità Sacerdotale dei Missionari di san Carlo Bor romeo nel 1990. Dal 1993 al 1998 ha svolto la propria missione pastorale tra i cattolici in Siberia con i compiti di responsabile del giornale dell’Amministrazione apostolica di Novosibirsk e decano della regione ecclesiastica centrale dell’Amministrazione. Nel 1990 si è dottorato in Teologia pastorale con una tesi sulla nuova evangelizzazione in Siberia. attualmente è arcivescovo della Madre di Dio a Mosca.
P. Pezzi
Cattolici in Siberia. Le origini, le persecuzioni, l’oggi
pp. 119, ISBN 978-88-87240-12-4, ed. 1999
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