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Larisa Bogoraz e il prezzo della libertà
Ricordando la figura del dissidente Anatolij Marčenko, morto in prigione 40 anni fa, non si può non menzionare la forza morale di sua moglie Larisa, che affrontò la vita con una indomita coscienza della verità.
La grande disputa tra Oriente e Occidente
Oltre le controversie politiche, sempre discutibili. Oltre le ricostruzioni storiche che possono essere plurali, Solov’ëv propone il compito della riconciliazione del mondo slavo attorno al principio della fedeltà a Cristo.
Leone XIV e le Chiese orientali «preziose e provate»
Un papa di estrazione decisamente occidentale ci richiama a riconoscere, conoscere ed amare le Chiese orientali. Questo richiamo inaspettato ci riguarda da vicino.
ULTIMI ARTICOLI
Un cardinale tutto d’un pezzo
Il 4 novembre è scomparso il cardinal Dominik Duka, arcivescovo emerito di Praga. Domenicano, attivo nella formazione clandestina dei chierici, era stato perseguitato dal regime comunista e aveva condiviso il carcere con gli attivisti del dissenso.
La resistenza nella musica: Arvo Pärt e Valentin Sil’vestrov
In Francia è uscito un libro di Konstantin Sigov che delinea i percorsi incrociati di due grandi compositori del XX secolo, l’estone Arvo Pärt e l’ucraino Valentin Sil’vestrov. La loro ricerca di una nuova forma musicale è stato il modo per liberarsi dal nichilismo ideologico che disprezza e teme la forma.
A proposito del famoso Donbas
L’unico modo per verificare se certe affermazioni sono vere o un mito è quello di riprendere il filo della cronaca, della storia e dei suoi fatti. La storica Zarembo è risalita ai dati oggettivi su un argomento estremamente controverso.
La voce solitaria di Anatolij Marčenko nell’estate che soffocò Praga
Nell’estate del 1968, mentre i carri armati sovietici si preparavano a soffocare la Primavera di Praga, l’operaio russo Anatolij Marčenko scrisse una lettera di protesta in cui affermava il ruolo della coscienza individuale contro il conformismo di regime. Un grido di verità di cui avrebbe pagato le conseguenze.
In cammino dal «sé» al «noi»
Il convegno di Russia Cristiana del 2021, di cui sono appena usciti gli atti, ha toccato alcune tematiche che oggi si rivelano ancora più attuali di allora. A partire da esperienze molto varie, i relatori ne hanno messo al centro la radice profonda, ossia l’autentica affermazione dell’io, possibile solo nell’accoglienza delle reciproche diversità. L’alternativa è una catena infinita di conflitti.
Finalmente torno a respirare
Giungono dal carcere notizie di Ivan Tiščenko, il cardiochirurgo moscovita condannato a quattro anni per «aver finanziato un’associazione estremista», ossia la Fondazione di Naval’nyj prima che fosse dichiarata illegale.
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA E.T.S.
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia.
Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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