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Nella mia vita la Russia «assente e presente»
Decano e maestro degli slavisti europei, il professor Nivat il 25 agosto scorso ha tenuto un memorabile discorso davanti all’assemblea plenaria del XVII Congresso mondiale degli slavisti, a Parigi. Per condividere il suo amore sofferto per la Russia e le nuove scoperte.

Il cristianesimo sta appena cominciando
Il 9 settembre di 35 anni fa, veniva ucciso il martire ortodosso padre Aleksandr Men’. Lo ricordiamo con un breve stralcio di una conversazione con i fedeli. Da una domanda banale aveva saputo trarre il realismo della speranza. Le ombre di morte che lo sovrastavano non oscuravano la sua lieta certezza.

Frassati oltre la cortina: il santo che ispirò i giovani dell’Est
Pier Giorgio Frassati fu un modello spirituale per molti cristiani del blocco socialista: la sua carità «clandestina» verso i poveri rispecchiava le condizioni dei credenti sotto il regime. Così in Cecoslovacchia ispirò gruppi giovanili, e in Polonia la sua memoria si diffuse tramite la sorella Luciana e la devozione di Karol Wojtyła.

Abbiamo ragione di sperare
Il processo totalitario minacciosamente si espande a macchia d’olio. George Orwell ne aveva colto l’inizio un secolo fa, ed oggi è sotto i nostri occhi. Un processo che ci sovrasta ma che ciascuno di noi può fermare perché la verità, nonostante tutto, c’è.

Resto a Kharkiv perché Dio è lì
Rimini, agosto, negli spazi del Meeting 2025 incontriamo un vescovo cattolico ucraino che vive praticamente a ridosso del fronte. Cosa lo trattiene in quel luogo dove ha le mani legate? Come riesce a perdonare? Nostra intervista.

Il tempo degli eroi
Il Programma di sviluppo professionale per i reduci dal fronte rappresenta la modalità con cui il governo russo cerca di coltivare un’élite affidabile e obbediente da inserire nelle leve del potere. Con la benedizione della Chiesa.

Vasilij Grossman: in nome della libertà e del bene
Il ricordo di un amico di Grossman, a sua volta prosatore e famoso critico letterario, che ne ripercorre la vita, inserendola nel drammatico contesto politico-culturale d’epoca sovietica.

«Mi sento colpevole per il mio paese»
Una giornalista impavida che non si limita a raccontare ma che si implica direttamente in ciò che vede. Aiutare gli sfollati, testimoniare i drammi delle popolazioni fanno parte del suo lavoro. Per placare il senso di colpa in quella cosa più grande che è la solidarietà. Nostra intervista esclusiva.

«Nel battito ardente del suo cuore». In memoria di Dmitrij Šostakovič
Cinquant’anni fa moriva Dmitrij Šostakovič. Un artista poliedrico, costretto al compromesso dal regime di Stalin, ma sempre fedele alla sua musica e amante della libertà di creazione. Lo ricordiamo con le parole della pianista Marija Judina. (A cura di Alessandra Belloli).

Il bene in azione. Reportage dall’abisso
Il bene è in azione anche in mezzo alla guerra. E il male non ha l’ultima parola. Le riflessioni di un inviato speciale in Ucraina che non si accontenta della geopolitica.

Budapest: prima del Pride, la mostra anticlericale
A Budapest, una mostra anticlericale allestita dai Verdi ha scatenato forti polemiche. Le autorità religiose e politiche, pur condannando l’iniziativa, hanno preferito non amplificare una vicenda frutto solo di opportunismo politico.

L’uomo che scolpiva l’Uomo
Il centesimo anniversario della nascita di Ernst Neizvestnyj ci offre l’occasione per riscoprire la figura di un artista che ha espresso con l’arte e la vita una forte passione per l’Uomo e la sua complessa libertà. Il suo ultimo augurio ai russi.

Un chirurgo estremista
Famoso in tutta Mosca come uno dei migliori chirurghi vascolari e per la dedizione verso i suoi pazienti, Ivan Tiščenko ha avuto la carriera troncata da una condanna a quattro anni per «finanziamento di associazione estremista». Ossia la Fondazione di Naval’nyj per la lotta contro la corruzione, fuori legge dal 2021.

Lo spirito di Helsinki non è morto
Cinquant’anni fa 35 paesi firmarono degli accordi che siglavano il calo della tensione internazionale guardando alla collaborazione. Furono anche un appiglio per i dissidenti all’Est. Cosa resta oggi del loro spirito?

Helsinki 1975: un fragile seme che ha dato frutti di libertà
Cinquant’anni fa la firma degli Accordi di Helsinki fu un momento cruciale per la distensione e la cooperazione tra Est e Ovest. Le clausole sui diritti umani, che l’URSS considerava una formalità, divennero la base legale per le rivendicazioni dei movimenti del dissenso.

Un eroe romantico nel 1937. Losnica sul film «I due procuratori»
Il regista Sergej Loznica racconta la genesi del suo film «I due procuratori», tratto da un racconto inedito dello scrittore ed ex detenuto staliniano Georgij Demidov. Riflette sui meccanismi dello stalinismo, sulla tragedia dell’ignoranza civile e sull’impossibilità dell’eroismo in un sistema totalitario.

Szeptycki: il giudizio di un vero padre
Monsignor Andrej Szeptycki è stato ricordato recentemente per l’esemplarità della sua testimonianza di fede e di amore per il proprio popolo. Nonostante una propaganda malevola abbia cercato di screditarlo, attribuendogli un inesistente antisemitismo, in realtà si è speso in difesa di ebrei, polacchi e di tutti quanti venissero perseguitati dal regime nazista.

Dio, il potere e la spada
In una conversazione con i fedeli, padre Uminskij distingue tra il potere che viene da Dio e l’uso che ne fanno i governanti, che può invece contraddire Dio. L’invito a leggere criticamente le Scritture, evitando letture strumentali al potere o alla politica, è oggi quanto mai necessario.

Ucraina: un popolo e le sue donne
Poco prima di morire, la scrittrice ucraina e investigatrice di crimini di guerra Viktorija Amelina ha raccolto una serie di reportages in cui spiccano il coraggio e l’inventiva di alcune sue compatriote. Ma si parla anche di letteratura, di senso della vita e di rapporti fra aggressori e aggrediti. Oggi quest’opera può essere apprezzata anche dai lettori italiani.
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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