Archivio Articoli

Guardarsi negli occhi senza vergogna
Da una colonia penale russa è arrivata in Italia la lettera di un detenuto di coscienza commosso dalla nostra solidarietà. Dice che il bilancio della sua vita drammatica è positivo: in prigionia ha ritrovato una dignità e una pace che nessuno gli può togliere.

Giustizia e vendetta nella Russia del futuro
L’ultima, intrigante opera dello scrittore satirico russo Roman Arbitman, che unisce il politico al poliziesco.

Pazzia di Stato
Nell’87 la rivista «L’altra Europa» pubblicò un libretto che documentava la situazione dei prigionieri di coscienza «curati» nei manicomi sovietici. Oggi in Russia alcune modifiche legislative ripropongono il ritorno della psichiatria punitiva.

Tatari di Crimea: un popolo irriducibile
Recensione al libro di M. Buttino “I tatari di Crimea. Dalla deportazione al difficile ritorno. 1944-2024”. La storia di un popolo che sembra non potersi liberare da un destino di negazioni e di persecuzioni, la cui memoria dovrebbe essere cara a tutti gli uomini liberi.

Gli abbagli dell’oscurantismo o la lucidità dei testimoni
Quello che è successo alla Casa Bianca ha caratteristiche tremende che ricordano il trattamento riservato da Hitler al cancelliere austriaco ai tempi dell’Anschluss o da Brežnev a Dubček dopo l’invasione di Praga. Il ribaltamento dei pilastri del vivere comune è una sfida che non possiamo non raccogliere. In nome della ragione e del futuro.

«Gli eroi non muoiono»: dieci anni fa, l’omicidio di Nemcov
Il politico Boris Nemcov fu ucciso dieci anni fa in pieno centro a Mosca. Vennero condannati cinque ceceni, ma i mandanti non furono mai identificati. Il delitto rimane un evento tragico e un simbolo della violenza politica e della mancanza di libertà nella Russia di Putin. Kara-Murza, suo amico e collaboratore di allora, ne ricorda la figura.

Stephan Lipke: una vocazione nata dalla gratitudine
Il 2 febbraio scorso nella cattedrale della Trasfigurazione di Novosibirsk è stato consacrato vescovo il gesuita tedesco Stephan Lipke, nominato il 12 settembre vescovo ausiliare della medesima diocesi.

Resistere, ne è valsa la pena?
Un anniversario triste, reso ancora più tragico dagli ultimi balletti politici, in barba a ogni verità. Abbiamo chiesto ai protagonisti diretti se è valsa la pena resistere. Abbiamo sentito parole di grande dignità.

«Ho consegnato la mia libertà agli amici». In memoria di Tat’jana Baeva
Il 25 agosto 1968 in piazza Rossa si svolse una manifestazione durata pochi minuti: alcune persone protestarono contro l’invasione sovietica della Cecoslovacchia, «per la nostra e la vostra libertà». Tra loro c’era la ventunenne Tat’jana Baeva, scomparsa il 6 febbraio scorso.

Guardando Naval’nyj negli occhi
Siamo stati ciechi e sordi, ma ancora oggi la scelta di Naval’nyj continua a interrogarci: perché ha sacrificato la vita? Saremmo disposti a fare altrettanto?

Un anno fa moriva Naval’nyj
A un anno dalla scomparsa di Aleksej Naval’nyj pubblichiamo due messaggi inediti in italiano scritti durante la sua reclusione in prigione.

Russia, una società divisa
Dopo tre anni, il dibattito interno in Russia si presenta con numerose sfaccettature: dopo l’iniziale polarizzazione, oggi troviamo posizioni diversificate. A livello di società civile, sembra diffondersi sempre di più il desiderio che cessino le ostilità pur mantenendo la leadership attuale.

Anna Abrikosova nuova martire russa
Pochi sanno che anche la piccola minoranza cattolica dell’URSS ha avuto i suoi confessori e martiri durante la rivoluzione del ’17. Ora si sta istruendo il processo di canonizzazione per dieci di loro. Presentiamo per iniziare la figura di Anna Abrikosova, terziaria domenicana e madre di tante giovani.

La Russia di oggi e la paura della memoria
Negli ultimi mesi in Russia sono aumentate le restrizioni per chi tiene viva la memoria delle repressioni sovietiche, come la chiusura del Museo della storia dei GULag e l’opposizione alle targhe di «Ultimo indirizzo». Ma se il governo non gradisce che si faccia memoria della storia, alcune persone non si arrendono e reagiscono nell’anonimato.

Nell’inferno, il simbolo della resurrezione
Un racconto di guerra sottratto per caso all’oblio. Scritto cento anni fa da una crocerossina russa, è spietatamente simile alle cronache odierne. Come uguali sono le domande che tanta devastazione pone…

Alla ricerca del «santo vero»
Nella prova durissima della «campagna di Russia» Eugenio Corti aveva forgiato il suo giudizio sui totalitarismi, ma soprattutto aveva maturato la certezza che la storia umana si regge sulla vulnerabilità della fede.

Bielorussia: ancora la farsa delle presidenziali, ma il paese non reagirà
Aleksandr Lukašenko è stato riconfermato per la settima volta alla guida del paese: l’opposizione è stata messa a tacere, molti sono in esilio o rinchiusi in carcere. Difficile intravedere all’orizzonte una figura di leader che abbia una visione umanistica come auspica Svetlana Aleksievič.

«Comprendere non è guardarsi allo specchio, ma affacciarsi alla finestra»
Un’intervista a Ol’ga Sedakova per l’uscita del primo volume delle Opere di Sergej Averincev in russo: un evento straordinario, che restituisce ai lettori un protagonista della grande cultura russa dopo vent’anni di silenzio.

Prigionieri del passato, spaventati dal futuro
La scrittrice russa, segnata dall’esilio, riflette sul rapporto tra noi e il passato, una gabbia da cui non usciamo perché ci manca un’immagine appetibile del futuro. Dopo aver fatto fuori la ragione e l’orizzonte dell’eterno, la speranza fallisce miseramente (intervista di Flavio Villani).

Condannati gli avvocati di Naval’nyj
Accusati di far parte di un’organizzazione «estremista», gli avvocati che hanno difeso Naval’nyj sono stati condannati in un processo-farsa a porte chiuse, unicamente per aver svolto le loro mansioni professionali e aver mantenuto il segreto d’ufficio.
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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