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Voci dall’Ucraina / 5 / A Kiev è buio e freddo, ma…
Inizio di inverno al freddo e al buio nelle città bombardate. Gli ucraini stanno scoprendo la risorsa della solidarietà, un’energia che offre soluzioni concrete alle emergenze. Perché da soli non ci si salva. Cronaca della resistenza civile.
Voci dall’Ucraina / 4 / La strada è la solidarietà
Il filosofo ucraino sottolinea le problematiche spirituali e morali che la guerra implica per tutta l’Europa. E che senza il recupero della solidarietà sarà difficile uscirne.
Lettere dalla Russia / 6 / Siamo un popolo paziente o irresponsabile?
Invece di subire le situazioni possiamo guardarle in faccia e fare la nostra scelta. Il forte appello di Lida Moniava, che ha deciso di non abbandonare il suo hospice pediatrico a Mosca.
Voci dall’Ucraina. Pronti a ricostruire
Ci aveva detto che chi odia, perderà questa guerra. A distanza di sei mesi la voce di Kristina, giovane artista fuggita e poi rientrata in Ucraina, ci testimonia la fatica quotidiana di combattere l’odio.
Lettere dalla Russia / 5 / Mio padre è per la guerra
Nel mondo sommerso della rete russa semiclandestina affiorano di quando in quando versi o testimonianze lancinanti sulla vita quotidiana oggi. Come questa del giornalista Valerij Panjuškin, molto personale e sofferta.
La forza della libertà per riconquistare la pace
Giornalista e scrittore, volto della tivù, Archangel’skij è una figura di spicco che ha scelto di non lasciare la Russia. È intervenuto al Meeting di Rimini 2022 per parlare di libertà e di pace.
«Errore di connessione»: comunicare in tempo di guerra
Un giornalista russo ha girato un documentario costruito come un dialogo a distanza tra parenti che hanno posizioni ideologicamente opposte: per la guerra e per Putin, contro la guerra e contro Putin. È un drammatico dialogo tra sordi. Se non fosse per quel che resta del cuore…
Libertà religiosa o libertà vigilata?
Lo scompiglio si è diffuso tra le comunità religiose russe, costrette a prendere posizione sull’avventura ucraina. Tra resistenze, dissidi, fughe e giri di parole si è visto che la loro è una «libertà vigilata». Che mette in gioco la credibilità della fede.
Polonia: i volontari russi che aiutano i profughi ucraini
A Medyka, al confine polacco-ucraino, un gruppo di emigrati russi assiste i profughi dalle zone del conflitto. Perché «è inutile perdere tempo a spiegare che non siamo d’accordo con chi comanda. Andiamo piuttosto ad aiutare chi ha sofferto».
Come abbiamo potuto? Un grido dalla Russia
La storica russa Elena Beljakova racconta della sua vita sconvolta dopo il 24 febbraio. Dell’angoscia, delle prospettive oscure per il suo paese. Nell’intervista il grido di chi non smette di ripetere che la guerra è una «sciagura per tutti».
Il pacifismo dei buriati, un esempio per gli altri?
L’invasione dell’Ucraina ha portato all’attenzione dei media l’uso dell’esercito federale di costituire battaglioni etnici, delle minoranze non slave della Federazione. Proprio da buriati, di solito usati come carne da cannone, è nata la prima iniziativa pacifista su base etnica, che critica «dal basso» il conflitto.
Voci dall’Ucraina / 3 / Comunione sotto le bombe
Dalla voce di un sacerdote ortodosso abbiamo raccolto storie di dolore e di incredibile carità. Gli stereotipi delle nostre abitudini cadono, ma risorge la vita.
Astaf’ev, la memoria eretica
Un veterano, scrittore antieroico e scandaloso ma possente nel tramandare la memoria storica. In questi giorni di commemorazioni, risentiamo quel che diceva Viktor Astaf’ev della seconda guerra mondiale, e di ogni guerra.
Lettere dalla Russia / 3 / Le macerie della nostra vita
Cosa fare se non possiamo fare più nulla… Cosa fare davanti all’odio che cresce… Cosa resta della nostra grande cultura… la Russia risponde.
Cosa vuole fare la Russia dell’Ucraina
La campagna di denazificazione annunciata da Putin nel suo discorso del 24 febbraio è stata illustrata su RIA Novosti, principale agenzia d’informazione del Cremlino: si dice che sarà necessariamente durissima, cancellerà il nome stesso dell’Ucraina e durerà almeno 25 anni. Un incredibile programma di «tecnologia politica» per esportare il totalitarismo, usando violenza intellettuale e brutalità pratica.
Perché non è giusto arrendersi
Pieni di buoni sentimenti, molti invocano la pace anche a costo di arrendersi ai violenti. Cristianamente è giusto? – si chiede Svetlana Panič, – o non è l’ultima risorsa dell’ideologia?
Gli angeli del Donbass
Il «Viale degli angeli» nella capitale della repubblica separatista di Doneck, da iniziativa per ricordare i bambini morti durante gli scontri nel Donbass, è diventato un cavallo di battaglia della propaganda filorussa per giustificare l’intervento armato contro i «nazisti» ucraini.
Voci dall’Ucraina. «Ognuno di noi può diventare un Churchill»
Il filosofo ucraino Kostantin Sigov ha scelto di restare nel suo paese dopo l’invasione russa. Al telefono, ha raccontato a un giornalista francese come si vive e cosa si spera quando la guerra sovrasta.
Voci dall’Ucraina. Se odio, perdo la guerra
Il 24 febbraio mattina è uscita di casa con uno zainetto, senza sapere dove andare. L’odissea di Kristina, profuga ucraina in Italia, ci testimonia che chi odia, perderà questa guerra.
La guerra e il nostro vuoto
Davanti alla vicenda dell’Ucraina, come sempre, gli spiriti si dividono e dalle risposte che si danno si capisce il tipo di uomo che si è.
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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