Dai marciapiedi ai conti correnti
Intorno a un nuovo disegno di legge: a piccoli passi verso la ghettizzazione?
La rivista, nata nel 1960 col titolo “Russia cristiana ieri e oggi”, è stata il primo e fondamentale strumento per diffondere la conoscenza delle ricchezze della tradizione russa. Dagli anni ’60 ha fatto conoscere per la prima volta in Italia il samizdat, l’editoria clandestina espressione della cultura antitotalitaria. Nel 1985 la rivista prende il titolo di “L’Altra Europa”, ampliando i suoi interessi a tutto l’Est. Nel 1992 il periodico diventa “La Nuova Europa”, luogo di dibattito e di confronto sulle problematiche sociali, culturali e religiose del continente.
La scrittrice russa, segnata dall’esilio, riflette sul rapporto tra noi e il passato, una gabbia da cui non usciamo perché ci manca un’immagine appetibile del futuro. Dopo aver fatto fuori la ragione e l’orizzonte dell’eterno, la speranza fallisce miseramente (intervista di Flavio Villani).
Accusati di far parte di un’organizzazione «estremista», gli avvocati che hanno difeso Naval’nyj sono stati condannati in un processo-farsa a porte chiuse, unicamente per aver svolto le loro mansioni professionali e aver mantenuto il segreto d’ufficio.
I mille giorni di guerra e tante piccole guerre tra gli schieramenti. Ma c’è chi richiama l’importanza della carità come punto di ripartenza.
Nelle fatiche che la Chiesa ortodossa russa sta soffrendo negli ultimi tre anni spuntano inattese due lettere natalizie, una scritta da sacerdoti e laici emigrati, l’altra da sacerdoti e laici in Russia. Due contesti diversi ma una fede e un cuore soli che si rivolgono a Cristo, unica speranza.
I cibernauti russi non hanno vita facile: ora sono più numerosi i reati in cui incorre chi fa commenti sgraditi al regime. Si rischiano multe o condanne penali anche per un solo post giudicato «estremista».
La storia della propria famiglia indissolubilmente legata a quella di un’epoca e di un paese, la Russia. Ma per la storica Irina Ščerbakova la Russia non è destinata a un eterno dolore, le persone vive sono il pegno di un futuro buono.
Il livello massimo della violenza è quando diventa violenza di Stato, legalizzata. Lo aveva profetizzato Tolstoj, Aleksievič ne ha descritto la realizzazione. Come uscirne? Se n’è discusso al Centro culturale di Mosca.
Dal prossimo anno scolastico in Polonia sarà introdotta la «formazione sanitaria» obbligatoria al posto dell’«educazione alla famiglia». Per quanto appaia piuttosto vaga, potrebbe favorire lo sviluppo armonico delle nuove generazioni. Ma il timore delle tematiche di educazione sessuale rischia di trasformare il dibattito in rissa.
Nell’ambito del Festival della Pace 2024 di Brescia, si è svolto l’incontro “Pace, diritti dell’uomo, giustizia”, con la testimonianza di O. Romancova, impegnata sul fronte dei diritti umani in Ucraina. Al centro, l’educazione ai diritti civili come antidoto a guerra e totalitarismo.
Intorno a un nuovo disegno di legge: a piccoli passi verso la ghettizzazione?
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia.
Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
Aiutaci a sostenere l’opera di Russia Cristiana con una donazione. Negli anni Russia Cristiana si è configurata secondo i diversi ambiti: dal punto di vista ecclesiale è un’Associazione pubblica di fedeli. Per l’attività culturale e scientifica è Fondazione Russia Cristiana.
LEGGI TUTTO