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Alla Kolyma va in scena il festival del revisionismo storico
Il festival «Le luci della ribalta del lager» previsto nel 2025 a Magadan sembra più che altro l’occasione per sostenere il revisionismo storico promosso dal Cremlino, che in questo caso colpisce soprattutto i detenuti ucraini che furono costretti a lavorare nelle miniere della Kolyma.

«Green Border» di Agnieszka Holland: tra cinema impegnato e pubblicistica
«Green Border», l’ultimo film della regista polacca Agnieszka Holland ha riportato alla ribalta il problema dei profughi mediorientali usati dal regime bielorusso come «proiettili umani» da lanciare contro i confini polacchi ed europei. Benché gli arrivi siano diminuiti, il problema è ancora irrisolto in Polonia, nonostante il cambio di governo e le promesse elettorali.

L’arte di essere liberi
È uscito nei mesi scorsi in Russia un volume che raccoglie numerosi saggi letterari di Marietta Čudakova (Testi nuovi e nuovissimi, 2002-2011), offrendo una lettura sistematica dell’universo letterario e culturale del XX secolo, alla luce di temi fondamentali come verità, dignità umana, libertà. La lucidità di alcune sue osservazioni e distinguo, che traspare dalla recensione che segue, costituisce un’interessante chiave di lettura anche per il contesto culturale odierno.

1915, una lettera a Prezzolini sull’Ucraina
Andrea Caffi, intellettuale italiano nato in Russia, ai primi del ’900 già descrive l’Ucraina come una nazione e una cultura autonome, e conculcate. Un giudizio competente e ancora attuale.

L’Arcipelago GULag, Putin e l’Ucraina
Il rapporto tra Solženicyn anziano e Putin ha messo in ombra la potenza sovvertitrice del suo «Arcipelago GULag» e di tanti giudizi acuti e profetici contenuti nelle sue opere. Che invece vale la pena ricordare.

Bilancio dell’anno appena trascorso
Un bilancio negativo o positivo? Sedakova fa un lungo inventario di sciagure, ma c’è sempre qualcosa che viene a sparigliare le carte dei potenti, e ad aprire spiragli…
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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