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La Russia perduta di Elena Kostjučenko
Nell’affetto per la «mia Russia» si intrecciano lo strazio e l’orrore per un «paese perduto».
Guerre collaterali
I mille giorni di guerra e tante piccole guerre tra gli schieramenti. Ma c’è chi richiama l’importanza della carità come punto di ripartenza.
Una gioia da condividere
Intervista alla vicedirettrice dell’hospice pediatrico La Casa del faro (di cui parla la mostra Un mondo in cui ciascuno è importante, Meeting di Rimini 2024). La compagnia ai bambini disabili o incurabili e alle loro famiglie, in Russia sta sfatando i miti e pregiudizi sull’handicap e sul fine vita. (intervista di Marta Dell’Asta)
Oltre la soglia del dolore e del buonismo
Desiderare la pace senza portare ulteriore offesa alle vittime. Immedesimarsi nella tragedia, al di là delle belle frasi pietose, è l’invito che ci viene dalla giornalista russa Gordeeva, spericolatamente esposta sul fronte della guerra.
Ucraina: abbiamo sofferto troppo per mollare
Due anni di guerra, all’inizio speravamo di non arrivare a tanto. Cosa ne pensano gli ucraini, ad esempio Kristina, che sin dal 2022 ci racconta il suo dramma? Intervista di Marta Dell’Asta.
Non ci salviamo con l’indignazione
Qualsiasi soluzione torna sempre allo stesso punto: usare correttamente la ragione, rispettare la realtà, correre il rischio del confronto con l’altro.
Ha un futuro la Russia?
Lo sguardo di padre Scalfi sulla Russia, spietatamente lucido e al tempo stesso pieno di speranza, si dimostra ancor oggi il miglior vademecum per comprendere un paese grande e tormentato. Si apre il convegno del centenario.
In Russia l’arte parla della vita. L’almanacco «Dary».
Un almanacco che parla di architettura, icone, scultura in modo aderente alla vita e al suo dramma. È uscito il settimo numero di «Dary».
La Moldova in bilico
Un vecchio sistema che funziona sempre: destabilizzare per dominare. Propaganda e agenti provocatori sono armi politiche efficacissime che la Russia impiega nei paesi confinanti e in Europa. Cosa è successo in Moldova.
Morire per non uccidere
Una terribile storia di guerra, una delle tante purtroppo: una recluta si è uccisa per non andare a combattere. Il suo ultimo messaggio testimonia la tenebra senza schiarite in cui sprofonda la Russia.
Perché non ci siamo riusciti? Gli errori dell’opposizione russa
Un testo scritto in prigione da Leonid Gozman, che dalle alte sfere politico-economiche, dopo due arresti è approdato alla diaspora russa all’estero. Nel testo si domanda perché l’opposizione russa abbia fallito così rovinosamente, forse è mancato il dialogo con la gente comune, vero zoccolo duro del regime.
L’eterna «questione nazionale» in Russia
Il filosofo Vladimir Solov’ëv scriveva nel 1888 di un grande paese tentato dall’egoismo e dalla chiusura su di sé. Nell’affermare la grandezza della Russia, ne affermava il vincolo inscindibile con la civiltà europea. La vera risposta alle riduzioni geopolitiche.
Nulla è perduto con la pace! I vescovi cattolici in Russia dopo l’annuncio della mobilitazione
Un appello della Conferenza episcopale richiama il primato assoluto della legge divina su quella umana, e il diritto all’obiezione di coscienza di fronte alle richieste dello Stato.
Lettere dalla Russia / 6 / Siamo un popolo paziente o irresponsabile?
Invece di subire le situazioni possiamo guardarle in faccia e fare la nostra scelta. Il forte appello di Lida Moniava, che ha deciso di non abbandonare il suo hospice pediatrico a Mosca.
Il destino degli imperi
Un geniale saggio storico scritto nel 1947 anticipa le problematiche attuali: l’Ucraina è sì o no una nazione a se stante? G. Fedotov disegna la storia di un impero che non conosceva se stesso.
Shishkin e il «punto di fuga» del cuore
Uno scrittore russo pluripremiato e tradotto, Mikhail Shishkin vuole ricreare una lingua viva, che combatte la lingua morta dei cliché televisivi. La sua è un’analisi culturale graffiante che per molti versi ha anticipato il naufragio di oggi.
Come abbiamo potuto? Un grido dalla Russia
La storica russa Elena Beljakova racconta della sua vita sconvolta dopo il 24 febbraio. Dell’angoscia, delle prospettive oscure per il suo paese. Nell’intervista il grido di chi non smette di ripetere che la guerra è una «sciagura per tutti».
Cosa fa un cristiano quando c’è la guerra?
Molti sacerdoti del Patriarcato di Mosca accolgono la difficile sfida dell’angoscia e dell’odio che la guerra porta con sé.
Ai fedeli e ai cittadini dell’Ucraina
Un appello straordinario e coraggioso del 24 febbraio, all’indomani dell’attacco russo. Il metropolita di Kiev Onufrij si rivolge indistintamente a tutti gli ucraini, pur divisi fra le due giurisdizioni di Mosca e di Kiev, reciprocamente ostili. Lui, esponente del Patriarcato di Mosca, si immedesima col dolore del popolo intero, e osa richiamare lo stesso Putin.
Da leggere in caso di invasione e di guerra
Agosto 1968: invasione della Cecoslovacchia, i tank soffocano la «primavera» di Praga. In quei giorni il metropolita Antonij rivolge ai suoi fedeli smarriti e amareggiati – come tutti noi oggi – parole esigenti, che recidono alla radice false giustificazioni, calcoli politici e opportunismi, ma sono cariche della «speranza che non delude».
Un’incredibile esperienza notturna
Le persone arrestate alle manifestazioni di Mosca e condannate a vari giorni di prigione, vengono poi rilasciate in aperta campagna e in piena notte, al gelo. Potrebbe essere un’ulteriore tragedia, se non ci fossero i volontari… Una giovane moscovita racconta l’incredibile esperienza di umanità vissuta la notte del 16 febbraio.
Così vanno le cose, viviamo in Russia
La scrittrice Ljudmila Ulickaja ha curato un libro che raccoglie e commenta tante esperienze di gente comune. Uno specchio della Russia contemporanea, senza retorica né paroloni. Al fondo la certezza che sono le persone l’unica e vera chance del paese.
La Russia, i cattolici, i giovani
A dieci anni dalla sua consacrazione episcopale, l’arcivescovo metropolita a Mosca, monsignor Paolo Pezzi dialoga di Russia, martirio e giovani con Adriano Dell’Asta. L’incontro si è svolto al Meeting di Rimini 2018, luogo d’incontro per antonomasia.
Per la pace in Ucraina. Dialogare col passato per fermare la guerra
Un forte appello di un gruppo di intellettuali che vogliono riprendere il cammino della pace tra Russia e Ucraina. Per riconciliare le memorie opposte si mette al centro «l’incrocio degli sguardi», un dialogo che spalanca all’esperienza storica dell’altro
«Un uomo di mondo che sa come comportarsi…»
Attraverso la biografia sommaria di Vittorio Strada si possono ripercorrere le vicende sofferte e anche drammatiche che hanno accompagnato e determinato quell’immenso passaggio epocale che è stato il crollo dell’URSS.
Vittorio Strada e le domande infinite
In morte di Vittorio Strada, grande slavista italiano, umanista e uomo a tutto tondo. La storia esemplare del suo passaggio dal comunismo all’umanesimo mostra la forza di una coscienza libera che dà le ali all’intelligenza e alla cultura.
La storia russa è fallita, la cultura russa no
La Chiesa ha bisogno della cultura, e viceversa, a patto che siano libere. Solov’ëv, Florenskij sono esempi di felice unione tra cultura e Chiesa. Inutile sognare il passato, oggi ci vuole una nuova sintesi. Una magistrale lezione di Struve del 2000.
Blog
Le chiavi di casa nostra
Anche se scegli l’esilio, un angolo del tuo cuore non può smettere di sperare nel ritorno.
Ringrazio per questo splendido, terribile anno
Un anno nell’emigrazione, una «vita nova» abbagliante e terribile.
Fioriranno quei semi…
Ricordando un’amica morta 7 anni fa, una donna di fede e d’impegno che non ha mai rinunciato alla lotta.
La menzogna è che la guerra sia necessaria
La violenza ha bisogno di giustificazioni, che sono sempre false. Quando impareremo a guardare inermi la realtà?
Dopo le manifestazioni e gli arresti, una riflessione
Rivedo nei ragazzi che protestano un cuore vulnerabile.