Perché non ci siamo riusciti? Gli errori dell’opposizione russa

28 Novembre 2022

Perché non ci siamo riusciti? Gli errori dell’opposizione russa

Leonid Gozman

Un testo scritto in prigione da Leonid Gozman, che dalle alte sfere politico-economiche, dopo due arresti è approdato alla diaspora russa all’estero. Nel testo si domanda perché l’opposizione russa abbia fallito così rovinosamente, forse è mancato il dialogo con la gente comune, vero zoccolo duro del regime.

Il testo scritto in prigione da Leonid Gozman è stato pubblicato su «Novaja gazeta» nell’ottobre 2022. Psicologo e personaggio pubblico, Gozman, che si definisce ateo e liberale, ha sostenuto la democrazia e l’economia di mercato in Russia sin dai primi anni ’90, lavorando a fianco di Čubajs e Gajdar e ricoprendo ruoli importanti nei partiti di centro-destra e in grandi aziende statali. In seguito si è avvicinato alle posizioni meno lealiste di Nemcov. Ospite di dibattiti televisivi e della radio indipendente «Echo Moskvy», ha sempre condannato l’annessione della Crimea, il sostegno di Mosca ai separatisti del Donbass e l’aggressione del 24 febbraio, dopo la quale ha lasciato la Russia. Dichiarato «agente straniero», a metà luglio è rientrato per una scelta «morale, non politica». Arrestato il 29 agosto per un post su facebook datato 2020, in cui paragonava Stalin a Hitler, ha trascorso quindici giorni in carcere e, allo scadere della condanna, ne ha ricevuti altrettanti per un post analogo del 2013, sebbene il paragone fra i due regimi sia stato dichiarato illegale solo nel 2021. Scontata la seconda condanna, il 29 settembre Gozman è di nuovo fuggito all’estero probabilmente per evitare un terzo arresto.


Foto di apertura: Twitter

Leonid Gozman

Nato nel 1950, psicologo, ha insegnato all’Università statale di Mosca, al Dickinson College (Carlisle, Pennsylvania, USA) e al Wilson International Center a Washington. Liberal-democratico, ha collaborato con Gaidar e Čubajs, avvicinandosi poi alle posizioni di Nemcov. Arrestato due volte per aver condannato pubblicamente la guerra in Ucraina, nel 2022 emigra all’estero.

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