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15 Ottobre 2022
L’eterna «questione nazionale» in Russia
Il filosofo Vladimir Solov’ëv scriveva nel 1888 di un grande paese tentato dall’egoismo e dalla chiusura su di sé. Nell’affermare la grandezza della Russia, ne affermava il vincolo inscindibile con la civiltà europea. La vera risposta alle riduzioni geopolitiche.
Il problema nazionale1 per molti popoli è il problema della loro esistenza. In Russia non può esistere un problema di questo tipo (…). Ma quanto più forte è la Russia, tanto più urgente è la domanda: per che cosa e in nome di che cosa esiste? La domanda non concerne il fatto materiale, ma lo scopo ideale. Il problema nazionale in Russia non riguarda la questione dell’esistenza, ma di un’esistenza degna.
(foto di apertura: pastvu.com)
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Vladimir Solov’ëv
Vladimir Solov’ëv (1853-1900) è uno dei filosofi russi più importanti di tutti i tempi. In lui sono già presenti, a livello di sistema, tutte le idee che saranno all’origine della rinascita spirituale russa dell’inizio del XX secolo. Tra le sue opere ricordiamo: La Russia e la Chiesa universale, La crisi della filosofia occidentale» e «Islam ed ebraismo».
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