Archivio Articoli

La ferita dell’«uomo nuovo»
La rivoluzione russa fu una gigantesca pedagogia del terrore, per censurare la paura del mistero e togliere all’uomo la gioia. Ossia ciò che lo rende umano. Intervento alla conferenza «Esiti spirituali della rivoluzione».

Aleksievič: Soli, ma dalla parte del bene
In una società «impregnata di guerra» e divisa fra «i nostri» e «gli altri», l’unica via d’uscita individuata dalla scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievič , premio Nobel per la letteratura, è la «cultura delle piccole opere».

Havel: «Vivere intensamente» – Diario carcerario
La Biblioteca Havel ha pubblicato in fac-simile il diario tenuto dallo scrittore durante la sua prima esperienza carceraria nel 1977. La tentazione del compromesso col regime, la consapevolezza del proprio limite, la riscoperta della responsabilità.

Dietro le quinte della Corea
Un regista russo a Pyongyang, per girare un documentario di «vita vissuta». Neppure il totalitarismo sovietico era riuscito a condizionare l’uomo a tal punto. In un’intervista a «The New Times» il racconto di un’esperienza ai limiti della realtà.

Todorov, osservatore dell’essere umano
Il filosofo bulgaro-francese, morto a 78 anni a Parigi, è stato uno dei grandi intellettuali contemporanei. Appassionato osservatore dell’umano, ha incarnato l’umanesimo autentico, anche se si è limitato alla dimensione esclusivamente orizzontale.

Florenskij e l’epoca della post-verità
Nell’epoca dell’informazione totale la verità si allontana, diventa irraggiungibile. Ma raffinare le tecniche informatiche non aiuta. Padre Florenskij suggerisce un altro modo per sanare la ragione malata.

La fede è dramma, non rifugio
Il regista Zanussi parla della sua Polonia cattolica senza retorica e senza miti. E parla del mondo di oggi, della fede astratta che produce certezze a buon mercato. E della fede che invece non ci toglie il dramma ma offre una prospettiva
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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