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«Ho consegnato la mia libertà agli amici». In memoria di Tat’jana Baeva
Il 25 agosto 1968 in piazza Rossa si svolse una manifestazione durata pochi minuti: alcune persone protestarono contro l’invasione sovietica della Cecoslovacchia, «per la nostra e la vostra libertà». Tra loro c’era la ventunenne Tat’jana Baeva, scomparsa il 6 febbraio scorso.
«Comprendere non è guardarsi allo specchio, ma affacciarsi alla finestra»
Un’intervista a Ol’ga Sedakova per l’uscita del primo volume delle Opere di Sergej Averincev in russo: un evento straordinario, che restituisce ai lettori un protagonista della grande cultura russa dopo vent’anni di silenzio.
A proposito di guerra santa
La sacralizzazione della guerra, le prese di posizione dei preti contro la guerra sono i temi cui padre Kordočkin si dedica in questo momento. Torna sempre la domanda: cosa farà la Chiesa alla fine della guerra? (Stralci dall’intervista di Anna Stroganova, Radio France Internationale).
«E per la prima volta non era la guerra»
Il Comitato della Duma per la tutela della famiglia ha chiesto di contrastare la diffusione di libri per l’infanzia ritenuti «dannosi». Fra i titoli, anche il racconto “Il soldatino” della scrittrice italiana Cristina Bellemo.
Padre Men’, un uomo immerso nella vita
Il 9 settembre di trentaquattro anni fa padre Men’ veniva brutalmente assassinato. Chi volle la sua morte certo non immaginava che attraverso questo sacrificio Dio avrebbe fatto fruttificare il seme da lui gettato, per varie generazioni. L’umanità pienamente realizzata che vibrava in padre Aleksandr riaffiora oggi nell’opera degli hospice russi, e nella memoria di tanti.
Oltre la soglia del dolore e del buonismo
Desiderare la pace senza portare ulteriore offesa alle vittime. Immedesimarsi nella tragedia, al di là delle belle frasi pietose, è l’invito che ci viene dalla giornalista russa Gordeeva, spericolatamente esposta sul fronte della guerra.
Ho visto il mio paese tradire se stesso
Da intervistatrice a intervistata, la giornalista che sul suo canale «Dillo a Gordeeva» ha interrogato i personaggi più in vista dell’opposizione russa, parla di sé e delle proprie scelte professionali e di vita. (Intervista di Flavio Villani)
La Russia deve scegliere tra fato e libertà
Presente al Meeting di Rimini 2023, lo scrittore russo ci ha raccontato del peccato originale che vede nella storia russa, e della forza morale dei tanti che resistono non per abbattere il sistema, ma per affermare la propria dignità. (Nostra intervista).
Erofeev, apologia dell’uomo disarmato
Ol’ga Sedakova ci introduce alla figura di Venedikt Erofeev, autore del romanzo Mosca-Petuški. Poema unico nel suo genere, testimonia come sulla bilancia dell’esistenza umana, ogni lacrima, ogni sospiro pesa più del degrado in cui l’uomo può trovarsi.
Pace e cultura
L’intervento del presidente di Russia Cristiana all’inaugurazione della mostra “Uomini nonostante tutto. Testimonianze da Memorial”, a Bergamo. Perché la memoria è necessaria per vivere e costruire.
Poesia: il respiro di una generazione
Due antologie poetiche appena uscite ci danno il polso di due epoche cruciali: la seconda guerra mondiale e oggi. I poeti sono testimoni del dolore e degli interrogativi del loro tempo. I versi come cronaca dell’intimo, che cerca di dar voce al trauma collettivo.
Chi era questo Il’in, che tutti citano
Nello spazio pubblico si fa sempre più spesso il nome di Ivan Il’in, filosofo russo di destra, pilastro del pensiero conservatore del XX secolo. Aleksandr Archangel’skij, critico letterario e scrittore, ci spiega i concetti fondamentali del suo pensiero.
Restiamo umani, per favore
Attenti a non bandire in blocco la cultura russa e a non addossare ai russi una colpa collettiva, dice il poeta ed ex dissidente lituano, che ci mette in guardia dalla disumanizzazione. Stralci di una sua intervista alla Radio televisione-lituana.
Incontro col Caravaggio
Caravaggio, artista dall’immensa energia e dagli immensi contrasti. Ma la sua pittura esprime anche un eccezionale dialogo con Dio e una «nuova teologia artistica». Ne ha parlato Natal’ja Borovskaja alla Biblioteca dello Spirito di Mosca.
Memoria e Memorial, la forza dei nomi restituiti
Il legame con i morti sacrificati e cancellati dallo Stato crea solidarietà e speranza.
La forza della libertà per riconquistare la pace
Giornalista e scrittore, volto della tivù, Archangel’skij è una figura di spicco che ha scelto di non lasciare la Russia. È intervenuto al Meeting di Rimini 2022 per parlare di libertà e di pace.
Patriottismo, russofobia, valori tradizionali: facciamo chiarezza
Nostra intervista a un grande storico russo, per riprendere alcuni concetti che circolano ampiamente ma vengono spesso usati a sproposito. La precisione dello studioso mette le cose al loro posto, e fa chiarezza.
Serve ancora l’università a costruire la pace?
Un gruppo di docenti universitari ha promosso un webinar dal titolo Cultura, scienza e pace: testimonianze dal campo, per discutere se e come, in una situazione politica e culturale sconvolta, l’università possa dare un contributo utile. Offriamo la testimonianza di Svetlana Panič, filologa russa.
Lettere dalla Russia / 3 / Le macerie della nostra vita
Cosa fare se non possiamo fare più nulla… Cosa fare davanti all’odio che cresce… Cosa resta della nostra grande cultura… la Russia risponde.
Consonanze tra Sergej Averincev e papa Francesco
La pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti ha sottolineato la natura relazionale della persona. Straordinarie consonanze si trovano nel pensiero di Averincev formulato negli anni ‘80.
Dialogo postumo con il padre
Presentazione a Mosca dell’ultimo libro di Vladimir Zelinskij. Attraverso un drammatico colloquio con il padre, vittima delle contraddizioni del tempo, l’autore riflette sull’epoca sovietica e le sue generazioni: per andare alle radici della gigantesca «epidemia ideologica» che nel ‘900 contagiò il paese.
Irina Antonova: la mitica direttrice del Museo Puškin
Una donna di ferro e animata da una grande visione. La sua figura è già storia: ha portato a Mosca la Gioconda e il Tesoro di Priamo. Ne parliamo con la sua collaboratrice Viktorija Markova.
Sinjavskij, Daniel’ e il peccato della divisione
55 anni fa vennero arrestati Andrej Sinjavskij e Julij Daniel’, due giovani scrittori sovietici colpevoli di pubblicare all’estero. Il loro processo pubblico fu un evento internazionale, e un momento di aggregazione del dissenso. Ma la divisione che si insinuò in seguito getta la sua ombra anche sull’oggi.
Cancellare un ritratto per «vivere nella menzogna»?
A Tver’ si litiga attorno a un graffito col volto di Solženicyn. Per molti è un padre della patria, ma sono ancora di più quelli che lo detestano. Battaglie sul fronte della memoria.
Padre Nikolaj Vedernikov era un apostolo
Con padre Nikolaj Vedernikov, morto a novantadue anni, scompare uno degli ultimi sacerdoti che hanno accompagnato la rinascita della fede tra l’intelligencija sovietica negli anni ’60-’80.
Da ragazzo ero diviso tra fede e partito
È morto Sergej Ščeglov, uno degli ultimi testimoni del GULag staliniano. Da giovane era stato ai lavori forzati negli impianti di Noril’sk, dove in questi giorni è avvenuta la catastrofe ecologica. Presentiamo stralci dell’ultima intervista, a cura di Oleg Glagolev per il portale Stol.
Dante • Purgatorio: Letture dai canti I-III
Un momento di ascolto e riflessione per stare davanti alle circostanze con l’intelligenza e la capacità di riconoscere quella bellezza di cui abbiamo bisogno per vivere.
Russia, una crisi dentro l’altra
Dalla Russia giungono dati rassicuranti, pochi infetti, mandano aiuti all’Italia. Tra reticenza e propaganda, come vanno veramente le cose? Prima parte di un dossier speciale.
L’umanità è sempre in crisi, è normale
Un giovane monaco ortodosso parla senza remore del mondo, della Chiesa, di politica e nazionalismo e della libertà in Cristo. Dall’intervista andata in onda sul canale ortodosso Spas nell’ottobre 2019 (a cura di Serafim Sašliev).
Andrej Bitov: niente preconcetti, solo stupore
Un grande scrittore russo ci ha lasciati, senza grandi celebrazioni ufficiali. Andrej Bitov ha cantato il passato senza mistificarlo, ha difeso il presente senza risentimenti. Ha ammirato sconfinatamente Dio e la sua creazione, compresa la letteratura.
Solženicyn mi ha cambiato la vita
Un sacerdote ortodosso della lontana provincia russa testimonia la rivoluzione spirituale che provocò in lui la lettura di Solženicyn. Gli spalancò il mondo dell’anima, il mistero della vita. È il lettore, in fondo, il giudice ultimo dello scrittore.
Tolstoj non è un cocomero…
Poco prima della rivoluzione la società russa si spaccò a causa di Tolstoj, polo d’attrazione e repulsione, idolo ed eretico. Un cuore inquieto che rifiutava le forme costituite e si stupiva dell’essere, ci indica oggi l’instancabile ricerca della verità.
Quelle prime poesie in piazza Majakovskij
Il 28 luglio 1958 a Mosca fu inaugurato il monumento al poeta Vladimir Majakovskij. Dopo la cerimonia ufficiale, qualcuno dal pubblico si mise a leggere le proprie poesie. Fu uno squarcio nel grigiore sovietico, il samizdat riprendeva a vivere.
L’arte di porre domande
L’epoca contemporanea non dà spazio alle domande. Una lettera scritta da Sergej Averincev a Ol’ga Sedakova rimarca l’importanza della domanda e della critica come metodo d’incontro. Scritta nel 2000, si pone come analisi di un’epoca che non si interroga.
La mamma del camionista e la riforma carceraria
Invece che affidarsi alle promesse dei politici, una donna da sola ha scosso le basi del sistema della corruzione, dell’immobilismo economico, della frammentazione sociale. La storia vera di Nadja, dalla Russia profonda. La Russia al lavoro.
Russia 1917: il Magnificat o il suicidio di un popolo?
Apriamo un dibattito pubblicando l’introduzione del libro «Russia 1917, il sogno infranto di “un mondo mai visto”», catalogo della mostra che la Fondazione Russia Cristiana presenta quest’anno al Meeting di Rimini.
Evtušenko, un poeta per tutte le stagioni
Ha cantato le conquiste del socialismo e demolito l’epoca staliniana, parlava con Andropov e difendeva Solženicyn. Fedele al socialismo ma critico dei suoi soprusi, ha sperato fino all’ultimo nella riconciliazione tra russi e ucraini.
Proteste in piazza: non è facile essere giovani
Il 26 marzo migliaia di persone hanno protestato contro la corruzione in decine di città russe. La novità è stata la massiccia presenza dei giovani. Le aspettative della gente e le risposte da parte del governo.
Il silenzio di Svetlana Aleksievič e la solitudine dell’uomo
Capire l’anima dell’«uomo rosso», centro dell’opera di Svetlana Aleksievič, vuol dire trovare la chiave per capire l’uomo russo di oggi. La grande letteratura sa comporre i particolari per offrire l’intuizione dell’insieme.
Cultura dello scisma e cultura della comunione
L’incontro di Cuba ha toccato corde profonde. Da dove nascono le accuse di eresia degli antiecumenisti? Dalla politica, e da una crisi d’identità che vede nella tragedia dello scisma una necessità storica. Occorre purificare la memoria.
Aleksandr Esenin-Vol’pin: Partiamo dalla legge
Geniale figlio d’arte, matematico, Esenin-Vol’pin ha fatto il dissidente usando il Codice penale. Persino la legge sovietica era un buon punto di partenza per ristabilire la legalità. Famoso il suo “Prontuario per affrontare l’interrogatorio”.
Una Mosca che non conoscevate – 2
La seconda parte dell’escursione tematica per Mosca, sulle tracce di un’altra capitale: la topografia del terrore, il Deposito dei Monumenti dismessi, i luoghi delle proteste di piazza.
Quel ragazzo che lanciò il samizdat
Aleksandr Ginzburg, morto a Parigi il 19 luglio 2002, fu uno dei protagonisti dell’epopea
iniziata nel luglio 1958. La sua figura in questa scheda pubblicata su “La Nuova Europa” 5/2002.
Blog
Armenia. La forza terribile del sentimento nazionale
Come una piccola folla tornata in Armenia per combattere, nella storia gruppi etnici diversi hanno assecondato la forza del sentimento nazionale in vari modi. Ciò che non cambia è la libertà di scegliere come usarla.
A proposito di manipolazioni
Il modo in cui si cercò di usare Puškin sotto Stalin presupponeva la preventiva distruzione della cultura. Un monito per l’oggi.
La dignità vince il filo spinato
Per una strana aberrazione, il senso della propria dignità viene inteso sempre più spesso come la capacità di far abbassare la cresta agli altri e di tenerli a distanza. L’insegnamento […]
Dove cade lo sguardo
Un mio maestro d’università, il grande fonetista Michail Panov diceva, facendo riferimento a qualcuno: «Il poeta viene giudicato guardando alle altezze, il lettore invece guardando al basso. Se Blok, ad […]