19 Agosto 2017
Filosofia di sopravvivenza
Svetlana Panič
Filologa, è stata ricercatrice presso l’Istituto Solženicyn di Mosca fino al 2017, ora è traduttrice e ricercatrice indipendente.
Una cosa successa oggi, la scrivo prima di dimenticarmela.
In una piccola libreria, di quelle di una volta conservatasi per puro miracolo vicino a Krasnye Vorota, ho trovato bene in vista un calendario su Stalin, il «montanaro del Caucaso». Quando l’ho visto mi sono subito ritirata in buon ordine, pensando che in un posto del genere il libro che cercavo non l’avevano di sicuro, e che ora mi sarebbe toccato andare fino in centro alla libreria «Falansterio», ma siccome ero stremata… ci sarei andata domani… Sulla porta mi richiama il venditore, un tipo d’aspetto – come avrebbe detto mia nonna – piuttosto signorile.
– Non ha trovato quel che cercava?
– No, grazie.
– E cosa cercava?
– Il libro di Barnes.
– Ah, Barnes – esclama il commesso – quello su Šostakovič? Che romanzo, davvero splendido!…
– Mi scusi – non ce l‘ho fatta a stare zitta – come fa a dire che il romanzo di Barnes su Šostakovič è stupendo e poi vendere questa roba appesa qua? [e mostro il calendario]
Il venditore è restato un attimo gelato, fissandomi, poi ha sorriso più o meno come l’adulto esperto davanti all’ingenua domanda di una scolaretta:
– Vede, noi siamo gente che vende. Tutti siamo in vendita. Non c’è niente di personale. È un periodo così. Ma fa niente, passerà anche questo. L’importante è che Lei legga buoni libri per non confondersi le idee.
Blog dello stesso autore:
            In memoria di santa Marija di Parigi, infinitamente madre
Visse in mezzo a contraddizioni che dilaniavano il cuore e la carne, ma come Giobbe non cedette alla tentazione di incolpare Dio. Incarnò la compassione e la responsabilità onnicomprensiva. Ottant’anni fa moriva in una camera a gas del lager di Ravensbrück madre Marija Skobcova, ora santa Maria di Parigi.
Svetlana Panič
            Dio indifeso davanti alla volontà dell’uomo
Alla domanda «dov’è Dio quando ammazzano la gente» Panič risponde: e dove siamo noi? Dio aspetta che ci prendiamo in mano…
Svetlana Panič
            L’ultima ora
Alla fine, la nostra «giustizia» dovrà lasciare il passo all’amore.
Svetlana Panič
            Neanche Dio vince il pregiudizio
Non sempre si può convincere l’altro con argomenti e neanche con la prova dei fatti. Ci vuole un suo moto interiore che neanche Dio può obbligarlo ad avere.
Svetlana Panič
            L’ira funesta
A proposito delle liti che scoppiano di frequente tra le persone.
Svetlana Panič
            Se Dio non risponde, vuol dire che tocca a noi
Chiediamo a Dio che fermi il male, e invece possiamo fare molto…
Svetlana Panič
            Ringrazio per questo splendido, terribile anno
Un anno nell’emigrazione, una «vita nova» abbagliante e terribile.
Svetlana Panič
            Non si dà felicità senza gratitudine
La vita è bella anche se è in corso una tragedia. Se lo dimentichiamo lasciamo vincere il male.
Svetlana Panič
            Scacciare la maledizione con la verità
Non si tratta di stracciarsi le vesti pubblicamente, ma di parlare onestamente di dolore e responsabilità.
Svetlana Panič
            Allora, chi sarà il prossimo?
L’ostilità verso i russi che serpeggia in Europa è una strada pericolosa per tutti.
Svetlana Panič
            Chi ha paura del teatro?
Chiudere i teatri e bombardare i civili rientrano nello stesso copione.
Svetlana Panič
            Guardare il bene, per affrontare il male
In rete si scrive che tutti odiano i russi, che gli ucraini non vorranno mai più parlare russo… Ma è veramente così? A cosa serve caricare i toni? La rete è miope.
Svetlana Panič
            Chi crede che i russi non protestano?
Ci sono voci dal valore inestimabile… quelle dei singoli che non rinunciano a dire io.
Svetlana Panič
            Brusca e sincera, così era la Čudakova
La schiettezza ossia il linguaggio che pungola l’indifferenza.
Svetlana Panič
            L’insulso teatrino del male…
La performance del lato oscuro, feroce e inutile.
Svetlana Panič
            Like e condoglianze. Che facili i rapporti virtuali
Scimmiottiamo i sentimenti, la compassione e ci sentiamo a posto. E il rischio di un rapporto diretto?
Svetlana Panič
            Dio non è roba da spiritualisti
La preghiera più intensa non può dimenticare il mondo, perché Dio è lì.
Svetlana Panič
            Domenica del perdono – il rischio di cambiare
Tutto può aiutarci a rientrare in noi stessi, basta cogliere le occasioni. E perdonare non è una passeggiata…
Svetlana Panič
            Se pensiamo di non valere nulla
Se nessuno ha bisogno di noi, noi invece abbiamo bisogno degli altri… Per fortuna.
Svetlana Panič
            Tra la festa del Ringraziamento e il Natale
Si può ringraziare anche in tempo di Covid? Certo che si può.
Svetlana Panič
            Il tassista scopre che siamo uomini
Quattro chiacchiere su un tassì, a Mosca. Dall’insofferenza per gli immigrati e gli ebrei all’accendersi del buon senso…
Svetlana Panič
            La regola d’oro della resistenza
Jurij Dmitriev, la Bielorussia… fenomeni diversi ma con un unico filo rosso: gli inermi contro la tracotanza del potere che ha in mano le forze dell’ordine, i tribunali, le leve economiche. È possibile uno scontro simile?
Svetlana Panič
            Siamo tutti sovietici ovvero il fascino universale dell’ideologia
Chi è infettato dal virus dell’ideologia sembra razionalmente critico, e invece ha perso la misura dell’umano.
Svetlana Panič
            I nostri giovani, chi lo direbbe?…
Discorsi colti al volo in metro. Brani di ordinario conformismo e di incredibile onestà.
Svetlana Panič
            Noi siamo la vedova collettiva
Ci sono persone che percorrono centinaia di chilometri per assistere al processo di un amico…
Svetlana Panič
            Dmitrij Val’dejt, io ti ricordo
È finito il giorno più importante dell’anno, il suo cuore profondo cui tutti gli altri giorni tendono. Il cuore profondo perché la memoria non è un omaggio al passato, ma […]
Svetlana Panič
            Un corridoio… e la memoria del male
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Svetlana Panič
            E se smettessimo di sputarci in faccia?
La capacità di discutere là dove si è totalmente in disaccordo, senza per questo demonizzare l’oppositore e senza neppure umiliarlo, pronti, invece, a ponderare con rispetto gli argomenti di chi la pensa diversamente.
Svetlana Panič
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Svetlana Panič
            È sciocco sperare? A cinque anni dall’occupazione della Crimea
La menzogna e il nonsenso non avranno mai l’ultima parola. La speranza non dipende dai successi geopolitici ma dai piccoli gesti di resistenza personale, da ciò che restaura l’umanità.
Svetlana Panič
            La dignità vince il filo spinato
Per una strana aberrazione, il senso della propria dignità viene inteso sempre più spesso come la capacità di far abbassare la cresta agli altri e di tenerli a distanza. L’insegnamento […]
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Sono venuti gli idraulici, dei tipi cordiali che parlavano come degli intellettuali. Vitja e Vova. Hanno sostituito presto e bene quel che dovevano sostituire. «Ma dov’è il gatto? – ha […]
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I miei vecchi, che hanno vissuto la battaglia di Oranienbaum e di Leningrado, l’assedio, l’evacuazione, vivevano con un pensiero: «Mai più guerra». Con questo pensiero si teneva duro davanti alle […]
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            Ricordiamo quando ci venivano a prendere…
Fra pochi giorni sarà il 29 ottobre. Troviamoci al solito posto, presso la pietra delle Solovki. Leggeremo un lunghissimo elenco commemorativo, lungo quanto un’intera giornata, e ciò nonostante citeremo solo […]
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            La tecnica del sospetto, e la potenza di un gesto solidale
Sof’ja Petrovna, protagonista dell’omonimo romanzo di Lidija Čukovskaja era convinta della giustezza assoluta dell’ordinamento socialista sovietico. La sua certezza non viene meno neppure quando arrestano suo figlio: certo le cose […]
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            Attenzione al clima…
Sono sotto l’impressione di una recente discussione. Se d’un tratto, per qualche misterioso motivo, cominciassi a giustificare il male e l’ingiustizia tirando fuori «la nostra arcana mentalità e il nostro […]
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            Come una macina al collo
Chiedo scusa anticipatamente a quelli che potrei offendere, ma ora seguirà uno sproloquio un po’ dozzinale di tema pseudo-biblico. La frase evangelica «È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a […]
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Penso che ricordare, richiamare dal non essere le vittime sia molto più importante che esecrare i carnefici. Il carnefice, il delatore, il traditore sono già castigati da quello che hanno […]
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            La paura è nell’aria
Non si capisce se il folle che ha accoltellato la giornalista nella redazione di radio Echo Moskvy abbia scelto appositamente per la sua «azione» l’anniversario del giorno in cui iniziò […]
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Mentre cercavo delle immagini cinematografiche per illustrare la «felicità coatta» degli anni 1935-36, ho rivisto dei film della metà degli anni ’30, e ho trovato un frammento in cui si […]
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Ieri sera tornavo a casa su un vagone pieno di gente infelice. Magari negli altri vagoni c’erano passeggeri diversi, ma nel mio erano tutti così. Passavo in rassegna i sedili, […]
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Il grande Wajda. Un suo vecchio amico, l’ottimo critico cinematografico Miron Černenko, definiva Wajda con una parola polacca aulica: wieszcz, che vuol dire profeta, maestro, letteralmente «annunziatore». E non esagerava. […]
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            Se io fossi l’opposizione…
Dirò qualcosa di assolutamente impopolare sulle elezioni alla Duma. «E verrà la grazia che la Rus’ sognava…». Proprio così. Adesso si può dare addosso quanto si vuole a «questo popolo» […]
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            Un tipo di sani principi
All’inizio degli anni ‘70 un’équipe medica di ricercatori ricevette una prestigiosa onorificenza di Stato, e a buon diritto, per una scoperta che avrebbe alleviato notevolmente la vita a molti pazienti. […]
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            Note di un misantropo cristiano
Ascolto discorsi sublimi e intelligenti, e penso tristemente, anzi con pena: «Ma perché, perché mentre pronunciamo facilmente e con piacere quelle parole elevate, noi tutti, “dei quali il primo sono […]
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