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Fermate quei missili «benedetti»
La Chiesa ortodossa ucraina deve poter seguire la sua strada, perché non è più padre chi benedice i missili che cadono sui figli. Lettera dell’arcivescovo ausiliario di Odessa Viktor al patriarca Kirill dopo la distruzione della cattedrale la notte del 23 luglio.
Vogliamo risollevare l’ortodossia
Sbaglia chi crede che la nostra inimicizia col patriarcato di Mosca sia di natura politica. – ci ha detto padre Kovalenko, della Chiesa autocefala ucraina – Noi lavoriamo per un’ortodossia credibile e fraterna. (intervista di Marta Dell’Asta)
Le Chiese ucraine si confrontano con l’unità
In un paese in conflitto due Chiese in conflitto. In Ucraina ci si sta rendendo conto che la pace religiosa è condizione necessaria alla pace civile.
In cammino verso l’unità
Storicamente ogni tentativo di separazione nella Chiesa – in vista di una maggiore potenza mondana – ha prodotto più gravi disordini ecclesiali. Oggi, a causa della guerra, questo trend dell’ortodossia ucraina vede una sia pur iniziale inversione di rotta.
Successi e insuccessi dell’autocefalia ucraina
Trascorso un anno dall’autocefalia della Chiesa ortodossa di Ucraina, cosa è stato ottenuto in concreto? Non si sono realizzate le speranze dei fautori. Falliti i progetti politici. Ma per la Chiesa la «crisi» è salutare. Autocritica e speranze raccontate dall’archimandrita Kirill Hovorun.
Dio è imprevedibile. Conflitti e unità tra cristiani
Diatribe come lo scisma ucraino e le contese fra Mosca e Costantinopoli contraddicono l’universalità tra le Chiese. Invece di desiderare di fare il possibile perché l’unità progredisca, le Chiese si irrigidiscono. Eppure accadrà qualcosa che non avevamo pensato, qualcosa che minerà la nostra apparente solidità. L’analisi fatta trent’anni fa dal filosofo Bibichin suona come una profezia.
Dopo l’autocefalia ucraina e le rotture: la storia continua
A un anno dalla concessione dell’autocefalia alla Chiesa di Ucraina un bilancio sarebbe ancora prematuro, però tentiamo un aggiornamento sull’evolversi della situazione nella comunione ortodossa.
Nella mia vita il dramma dello scisma
Una delle voci sentite al Convegno di Russia Cristiana è quella di un sacerdote russo-francese, che dopo il disfacimento della diocesi ortodossa russa dell’Europa occidentale, dove è nato e vissuto, trae delle riflessioni sul volto e la missione della Chiesa davanti al mondo.
L’ortodossia russa al bivio europeo
La crisi di rapporti all’interno del mondo ortodosso è emersa clamorosamente nel 2016, col Concilio di Creta, che non ha potuto essere veramente panortodosso. Da allora la difficoltà a usare la conciliarità è diventata sempre più evidente. Ai contrasti attorno alla Chiesa autocefala ucraina si aggiungono ora i problemi degli ortodossi di origine russa in Europa. La sfida scottante e centrale è quella dell’unità. Padre Zelinskij, parroco della comunità dell’arcivescovado delle Chiese ortodosse di tradizione russa a Brescia, ripercorre la tormentata storia di questa comunità.
Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti
La crisi, se affrontata in modo maturo, può diventare occasione importante di consapevolezza, giudizio e redenzione. La vicenda dell’autocefalia ucraina, in questo senso, deve spingere le Chiesa ortodossa a riflettere su se stessa e a recuperare le ragioni autentiche della sua esistenza.
L’autocefalia è arrivata. Che accade ora?
L’autocefalia della Chiesa ucraina è una realtà giuridica. Ora bisogna che si realizzi come comunità ecclesiale. La tentazione della divisione, il desiderio di unità: dopo le ragioni della politica, emergeranno le ragioni di Dio?
«Non da noi, ma da Dio abbiamo la salvezza»
La venuta al mondo di Cristo è il punto in cui si svela il valore che l’uomo riveste agli occhi di Dio, ma anche la drammaticità della distanza che il peccato mette tra noi e il Creatore, e la necessità di una comunione di vita. Un testo di s. Ireneo.
Il Concilio di unificazione e la vera unità
Fra i credenti più consapevoli non ci sono particolari entusiasmi per la nuova Chiesa autocefala, ma si avverte una più matura consapevolezza di dover cominciare in prima persona a costruire la comunità cristiana.
La Chiesa ortodossa cerca la sobornost’
Questi nostri fratelli ci testimoniano che per loro l’appartenenza alla Chiesa è tutt’altro che qualcosa di scontato, ma ha a che fare con i fondamenti stessi del vivere e credere.
Non si può usare l’Eucaristia come arma
L’arcivescovo Anastas di Tirana, Durazzo e Albania ha voluto scrivere due missive (10 ottobre e 7 novembre 2018) al patriarca Kirill di Mosca, mosso dalla preoccupazione per la crisi apertasi nella comunione ortodossa; il tono è fraterno e lo sguardo autenticamente ecclesiale.
Cercando la verità dentro il conflitto
Il contendere che oppone i patriarcati di Costantinopoli e di Mosca in merito alla Chiesa ucraina prosegue a colpi di azioni e reazioni. A parte le implicazioni politiche, si tratta innanzitutto di una vicenda che tocca al cuore la vita della Chiesa.
Mosca-Costantinopoli-Kiev: dove si fermerà il conflitto?
Una studiosa dell’Accademia delle Scienze russa affronta i punti caldi del conflitto in atto con lucida competenza, e senza intenzioni apologetiche. Dall’intervista di D. Sidorov che spiega i dati presenti nella scheda cronologica.
Una speranza per tutti
La crisi dell’ortodossia ha riaperto per molti l’interrogativo sul metodo che la testimonianza deve usare per raggiungere l’uomo di oggi, e questa ricerca non resta confinata all’interno della Chiesa, ma investe anche la società civile.
«Ortodossia aperta»
L’Appello ai credenti della Chiesa ortodossa ucraina pubblicato dal gruppo «Ortodossia aperta». La dichiarazione costituisce un’assunzione di responsabilità per la vita della Chiesa.
Siamo per un’ortodossia aperta
Intervista a un sacerdote di Kiev che ha aderito alla Rete «Ortodossia aperta», un gruppo che condivide l’ideale di una Chiesa libera da influenze politiche. Intervista di Marta Dell’Asta.
Ogni rifiuto di parlarsi è una bestemmia
Dopo che il 15 ottobre il Sinodo della Chiesa ortodossa russa, riunito a Minsk, ha proclamato la rottura della comunione eucaristica con il Patriarcato di Costantinopoli, , che a sua […]
Chiesa ucraina, unità e divisione
Siamo ormai oltre la metà del mese in cui papa Francesco ha invitato ogni cristiano a pregare il Rosario e a invocare san Michele arcangelo perché la Chiesa sia protetta […]
Perché non lasciamo libera l’Ucraina?
Il parere di un ortodosso russo sull’intricata questione dell’autocefalia ucraina. Non è ancora tardi per una soluzione pacifica del contrasto. Basta tenere più all’unità che ai disegni di grandezza. Rinunciare a qualcosa per salvare il tutto.
Due patriarcati in conflitto, e noi?
Una vicenda complessa che intreccia politica e antichi canoni ecclesiali. Gli ortodossi ucraini vogliono staccarsi dalla Chiesa di Mosca. L’intervento del patriarca di Costantinopoli rischia di far esplodere uno scisma. E noi cattolici cosa possiamo fare?