Ol'ga Sedakova

Poetessa, scrittrice e traduttrice moscovita, è docente alla Facoltà di Filosofia dell’Università Statale Lomonosov. Erede della tradizione della grande cultura russa, la sua opera è tradotta in numerose lingue e ha ottenuto riconoscimenti, quali il premio Solov’ëv e il premio Solženicyn.

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Bilancio dell’anno appena trascorso

Un bilancio negativo o positivo? Sedakova fa un lungo inventario di sciagure, ma c’è sempre qualcosa che viene a sparigliare le carte dei potenti, e ad aprire spiragli…

Erofeev, apologia dell’uomo disarmato

Ol’ga Sedakova ci introduce alla figura di Venedikt Erofeev, autore del romanzo Mosca-Petuški. Poema unico nel suo genere, testimonia come sulla bilancia dell’esistenza umana, ogni lacrima, ogni sospiro pesa più del degrado in cui l’uomo può trovarsi.

Sedakova, dov’è l’umiliazione della Russia

Nella nostra intervista, Sedakova si dice sicura che chi fa la guerra non conosce né appartiene alla cultura russa. Parla della «tentazione imperiale» che bisogna saper giudicare. E dice perché, per ora, resta in Russia.

La strana serietà di ciò che accade. Roma in tempi di pandemia

Cronaca della quarantena romana vista con gli occhi della poetessa russa, che ama l’Urbe come una seconda patria.

Io spero nella rivoluzione interiore

Ol’ga Sedakova compie 70 anni. Grande poetessa e finissima traduttrice, Sedakova è uno dei maggiori pensatori presenti oggi in Russia, punto di riferimento per molti. In questa recente intervista rilasciata al sito tayga.info ha condiviso alcune riflessioni e le sue speranze.

La ferita dell’«uomo nuovo»

La rivoluzione russa fu una gigantesca pedagogia del terrore, per censurare la paura del mistero e togliere all’uomo la gioia. Ossia ciò che lo rende umano. Intervento alla conferenza «Esiti spirituali della rivoluzione».

Elaborazione del lutto. I vivi e gli insepolti

Una serata al Centro Culturale di Milano ha inaugurato i lavori sul centenario della rivoluzione russa, iniziata appunto nel febbraio-marzo. O. Sedakova ha affrontato uno dei nodi profondi, la presenza incancellabile dei morti. Ecco il suo intervento.

Viaggio a occhi chiusi. Lettere su Rembrandt

La realtà come si presenta, all’intersezione tra visibile e invisibile, dove l’invisibile detta al visibile la sua identità più profonda e gli impedisce di ridursi a stereotipo, a «protesi artificiale». Un’esclusiva anticipazione.

Damnatio memoriae e ritorno alla vita

Come ogni anno, il 29 ottobre a Mosca, presso la Pietra delle Solovki, l’associazione «Memorial» ha organizzato l’azione detta «Restituzione dei nomi», memoria delle vittime delle repressioni politiche. A che scopo? Ce lo racconta la poetessa O. Sedakova.

Il silenzio di Svetlana Aleksievič e la solitudine dell’uomo

Capire l’anima dell’«uomo rosso», centro dell’opera di Svetlana Aleksievič, vuol dire trovare la chiave per capire l’uomo russo di oggi. La grande letteratura sa comporre i particolari per offrire l’intuizione dell’insieme.

La sorpresa di Papa Francesco

Molti ortodossi seguono con la coda dell’occhio quel che dice e fa papa Francesco, ma sono rare le aperte attestazioni di stima come questa. La recensione del libro di A. Riccardi è stata l’occasione di presentare i temi chiave del suo pontificato.

Riscoprire Dante in russo

La «giornata dantesca» 2021 è stata celebrata alla «Biblioteca dello spirito» presentando il volume di Ol’ga Sedakova «Tradurre Dante». La scelta dell’autrice non è innanzitutto filologica ma concettuale, nata dal bisogno di scandagliare una concezione dell’uomo e del mondo che ci appartiene profondamente, e che l’uomo di oggi sembra essersi dimenticato.

Tutti i Blog

Lezioni di ateismo e il cavaliere Ponzio Pilato

Come rabdomanti, i giovani cercano istintivamente ciò che è vivo. Un ricordo sui primordi di un romanzo che fece epoca, «Il Maestro e Margherita».

Cosa ho imparato da Tolstoj

L’acuto senso della verità, dell’immensità del reale l’ho imparato da lui…

Diciamo addio a una donna straordinaria

Marietta Čudakova faceva i conti col passato, prendendo posizione sul presente. Instancabilmente.

Dante e l’Inferno: il peccato nella sua nudità

A molti l’Inferno dantesco sembra la cantica più comprensibile. Ma al di là delle tinte forti, capiamo il mistero dell’amore e del peccato?

Dopo le manifestazioni e gli arresti, una riflessione

Rivedo nei ragazzi che protestano un cuore vulnerabile.

Incontrare un santo

Ho avuto la fortuna di incontrarmi varie volte, e a lungo con Giovanni Paolo II.

A proposito di incendi

Vuoi che non credessero alle sue minacce, comunque nessuno fece niente. E poco dopo fumo e fiamme erano lì a un passo. Il terrazzo d’ingresso bruciava, così che si poteva uscire solo dalla finestra.

Faremo insieme la storia. Sulla ricostruzione di Notre Dame

Attorno alla ricostruzione della cattedrale di Parigi possiamo già scorgere l’unione di tutti coloro che si chiamano «uomini di buona volontà». Inutile cercare segni minacciosi…

A proposito di manipolazioni

Il modo in cui si cercò di usare Puškin sotto Stalin presupponeva la preventiva distruzione della cultura. Un monito per l'oggi.

La catastrofe e l’accordatore di pianoforti

Il tempo trascorso dalla rivoluzione in qua non può essere pienamente descritto se non dalla parola «catastrofe», non c’è parola più adeguata. «Catastrofe» è il termine più comprensivo, perché include sempre qualcosa di sovrapersonale, quasi di cosmico, quasi non dipendesse neppure dagli uomini, figurarsi dal singolo; include crimini e sofferenze, e anche il democidio – parola che ho appreso di recente e che riguarda l’uccisione di un popolo da parte del proprio governo.

Cosa è avvenuto nel nostro spazio pubblico

Tempo fa ho scritto un saggio, La mediocrità come pericolo sociale. Mi sbagliavo. Il pericolo è un altro. Quello che si presenta sulla nostra scena storica non è neanche più […]

Contro il falso orgoglio

Oggi si discute molto sul vero patriottismo, sull’orgoglio nazionale; Sergej Averincev diceva: «Penso che l’amore per un paese, come l’amore per una persona, si esprima nella sollecitudine, in un atteggiamento […]

In margine all’anniversario della Vittoria

Ricordo un vecchio tedesco, proprietario di un agriturismo con annesso allevamento di cavalli. Mi avevano sistemata presso di lui i proprietari del castello Gut Böckel, dove Rilke scrisse la Quarta […]

Vittorio Strada, la forza di una visione integrale

Di Vittorio Strada, filologo, critico, filosofo, sociologo, traduttore, studioso della politica attuale e passata, grande cultore di libri, amico di moltissimi amici russi, bisognerebbe parlare a lungo. Il semplice elenco […]

Quella volta che Gianni Rodari…

Gianni Rodari, che come tutti sanno era comunista, una volta venne a Mosca a visitare il Palazzo dei Pionieri sulle colline di Lenin. Avevo dodici anni e partecipavo alle attività […]

Tacere o parlare della fede?

Uno scrittore russo che vive in Occidente da una ventina d’anni ha detto in un’intervista che nelle questioni di fede «sono un uomo occidentale, qui la fede è una questione […]

Dove cade lo sguardo

Un mio maestro d’università, il grande fonetista Michail Panov diceva, facendo riferimento a qualcuno: «Il poeta viene giudicato guardando alle altezze, il lettore invece guardando al basso. Se Blok, ad […]

A proposito di corruzione

Parliamo di corruzione, naturalmente. Come si fa a non pensarci. A me non interessa affatto chi ha i miliardi sporchi, gli yacht e le ville, e quanti ne ha. Questo […]

L’uomo medio

L’uomo medio (categoria di cui faccio parte) nelle circostanze medie non è troppo misericordioso né molto magnanimo, è ben poco saggio e moderatamente coraggioso. Ma a lui (all’uomo medio) importa […]

Dante e la debolezza di Dio

Una cosa secondo me importantissima. Nel suo libro, padre Georgij non legge Dante a partire da una «tabula rasa» ma sulla base di un’esperienza molto sofferta del mondo dopo Dante, […]

L’arte contemporanea non è quel che crediamo

L’arte è «diagnostica», anche se non è questo il suo unico compito. Noi possiamo immaginarci un periodo in base alle opere d’arte non perché l’arte studi il suo tempo, ma […]

Il pensiero capace di distinguere

Rifletto sul pensiero e sullo spazio in cui agisce. Non sul Pensiero nel senso di Heidegger ma sul pensiero prosaico, funzionale, capace di discernimento. Ci sono due sfere con cui […]

Gorbačëv e i chioschi

Per l’85° compleanno di Michail Gorbačëv

È la vera voce della Chiesa!

Riguardo alla Dichiarazione congiunta firmata a Cuba, vorrei dire innanzitutto: grazie a Dio che questo documento è stato scritto e sottoscritto! Qualunque cosa succeda poi, l’incontro è avvenuto (e mi […]

La Russia in cui viviamo

Oggi le cose sono più semplici, a parer mio. Erano difficili negli anni relativamente liberali, quando nella nostra vita tutto era più o meno variegato. Adesso invece, secondo me, tutto […]

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