7 Novembre 2016
Damnatio memoriae e ritorno alla vita
Come ogni anno, il 29 ottobre a Mosca, presso la Pietra delle Solovki, l’associazione «Memorial» ha organizzato l’azione detta «Restituzione dei nomi», memoria delle vittime delle repressioni politiche. A che scopo? Ce lo racconta la poetessa O. Sedakova.
Per me questo è il giorno più importante del calendario. In piazza Lubjanka, quando si leggono i nomi degli innocenti che sono stati uccisi, si prova allo stesso tempo un profondissimo dolore e una profonda purificazione, come nella tragedia greca. Non c’è altro evento pubblico che faccia provare una cosa del genere.
È molto importante che a leggere i nomi vengano sia persone per le quali queste vittime fanno parte della propria memoria personale e familiare, sia persone che non hanno avuto vittime fra i parenti.
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Ol'ga Sedakova
Poetessa, scrittrice e traduttrice moscovita, è docente alla Facoltà di Filosofia dell’Università Statale Lomonosov. Erede della tradizione della grande cultura russa, la sua opera è tradotta in numerose lingue e ha ottenuto riconoscimenti, quali il premio Solov’ëv e il premio Solženicyn.
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