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La pace autentica in Dio
A sei giorni dall’elezione a papa, Leone XIV ha voluto celebrare il giubileo con i rappresentanti cattolici delle Chiese orientali. Un’attenzione straordinaria e significativa a una tradizione vivente. In queste parole di conoscenza e stima per l’Oriente cristiano si inserisce tutta la storia di Russia Cristiana. Abbiamo chiesto un breve commento al vescovo ausiliare di Novosibirsk, monsignor Stephan Lipke SJ, responsabile delle comunità bizantine cattoliche in Russia, e a un’intellettuale ortodossa russa, la poetessa Ol’ga Sedakova.

Ho sperimentato l’odio e il perdono
Un gruppo di volontari italiani in visita fraterna in Ucraina. Uno dei partecipanti ci racconta quello che ha visto, le riflessioni che l’esperienza gli ha provocato. E offre la sua personale esperienza di rifugiato politico come dono di pace.

Padre Malecki, il don Bosco di Pietroburgo
Monsignor Antoni Malecki, grande educatore di ragazzi abbandonati a Pietroburgo e pastore irriducibile durante la rivoluzione russa. La sua sofferenza è stata quella di vedere dispersi i propri figli. Si sta per aprire la causa di beatificazione.

Il vizietto di zittire le radio
Ci avevano provato Nixon e Clinton, oggi la nuova amministrazione americana: togliere i fondi a Radio Free Europe, che per 40 anni ha costituito un punto di riferimento per milioni di ascoltatori in tutto il blocco orientale, in balia della propaganda di regime. Una radio che si è adattata ai cambiamenti mantenendo fede alla sua mission originaria di offrire informazione corretta e senza censure.

Quanta tenerezza nel nome di Francesco
Cosa pensano nell’Est Europa del Papa defunto? Dalla Russia ascoltiamo una voce che ci richiama all’essenziale: un amore inesauribile per l’uomo immagine di Dio, la genialità pastorale, il cambiamento radicale del pontificato verso l’umiltà francescana. E il suo dialogo da uomo con tutti gli uomini.

Al cuore di un cambiamento epocale
Una raccolta di saggi tenta un primo bilancio delle trasformazioni a catena che l’invasione dell’Ucraina ha portato con sé, in Europa e nel mondo.

La fede di Naval’nyj è l’eredità più preziosa per la Russia
La fede ha reso Naval’nyj un politico unico nella storia russa. Si è opposto all’uso della religione per giustificare potere e violenza, preferendo una resistenza non violenta ispirata al Vangelo. Questa fede conferisce un significato più profondo alla sua eredità politica.

Un’impavida, fragile donna
Torna dalla Siberia, signora? Chiedono ad Anna Szyszko quando ritorna in Polonia dopo undici anni di lager. Un’esperienza che si è impressa per sempre sul suo volto e che racconterà alla figlia ad anni di distanza.

Un primato ecumenico in una Chiesa sinodale
Il documento «Il Vescovo di Roma», del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, rimette a tema la questione del primato osando aprirsi al confronto con tutte le Chiese cristiane. Per spronare il cammino insieme. Ricordando il beato Leonid Fëdorov, antesignano del movimento ecumenico.

«Nulla va perduto»
Nella tragica morte di don Paolo si apre lo squarcio luminoso della Pasqua e di Cristo che scende agli inferi per salvare ciascuno di noi, ora e sempre. La figura di don Paolo Polesana nell’omelia funebre del suo vescovo mons. Francesco Beschi e nel discorso del suo parroco, mons. Pasquale Pezzoli.

In memoria di don Paolo
L’uomo è fatto per la vita, e la morte è sempre una tragedia, ma questa per un cristiano è solo una parte della verità perché Cristo è risorto.

Cristo è entrato a Sumy. Ed è Pasqua anche nella tormenta
«Il Signore che va volontariamente incontro alla Passione per la nostra salvezza, Cristo, è il nostro vero Dio». La meditazione di un sacerdote ortodosso sulle distruzioni del nostro mondo e sulla vittoria di Cristo, sceso agli inferi nella notte di Pasqua e ogni giorno nell’abisso di ogni cuore umano.

Da «strada morta» a «lupo polare»: i retaggi sovietici
Molti ricorderanno che Aleksej Naval’nyj è morto in una colonia penale situata oltre il circolo polare artico, in condizioni climatiche estreme. Quello che invece si ignora è che quel campo sorge sulle ceneri di uno degli ultimi lager voluti da Stalin. Le violenze di oggi hanno la stessa radice di quelle passate.

Lo sforzo della resurrezione
13 aprile 2025, Domenica delle Palme, a Sumy strage di civili inermi. Come continuare a vivere, come perdonare, come sperare? È giusto porsi queste domande drammatiche.

«Jerzy Popiełuszko martire del comunismo»
Pubblicato nel 2024 dall’editrice Ares, il libro delinea la vita, il sacrificio e l’eredità del beato Jerzy Popiełuszko, sacerdote polacco assassinato nel 1984. Gli autori si propongono di andare oltre la semplice narrazione biografica, invitando il lettore a riflettere sul significato profondo della sua esistenza e del suo martirio.

«Sono un’isola di speranza in un mare di sconforto»
Nell’anno giubilare che ci esorta alla speranza ricordiamo il poeta Valentin Sokolov: una vita trascorsa in lager senza cedere alla disperazione. I suoi versi testimoniano una fiamma di vita che ardeva anche in mezzo alle tenebre.

La meta è davvero una felicità incredibile
A 20 anni dalla morte di Karol Wojtyła un libro ci fa ripercorrere, o conoscere per la prima volta, i pilastri della sua visione cristiana, così potente e lieta.

È urgente imparare dalla crisi
La storia può sempre sorprenderci, nel bene e nel male. Ma sta a noi scegliere la via da percorrere senza illudersi che altri risolveranno i problemi al posto nostro. Intervista di Marta Dell’Asta.

Tolkien e la condizione dell’esule
La pubblicazione in bielorusso (ovviamente all’estero) de “Il Signore degli Anelli”, offre degli spunti di riflessione sul significato dei concetti di casa, patria e ritorno per chi oggi vive l’esperienza amara dell’esilio, ma non solo.

Il viaggio della vita
Nell’anno del Giubileo della Speranza, il racconto di un pellegrinaggio nella Russia prerivoluzionaria ci aiuta a riprendere con nuovo slancio il cammino, dopo il dramma del COVID e nell’attuale situazione di «terza guerra mondiale a pezzi».
FONDAZIONE RUSSIA CRISTIANA
Russia Cristiana è stata fondata nel 1957 da padre Romano Scalfi allo scopo di far conoscere in Occidente le ricchezze della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa; di favorire il dialogo ecumenico attraverso il contatto fra esperienze vive; di contribuire alla presenza cristiana in Russia. Questi obiettivi sono stati perseguiti con strumenti diversi durante il regime sovietico, durante la perestrojka, e nel nuovo contesto sociale ed economico del post comunismo, segnato dai postumi dell’ateismo militante e dalle forti suggestioni del consumismo.
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