3 Febbraio 2025

Nell’inferno, il simbolo della resurrezione

Giovanna Parravicini

Un racconto di guerra sottratto per caso all’oblio. Scritto cento anni fa da una crocerossina russa, è spietatamente simile alle cronache odierne. Come uguali sono le domande che tanta devastazione pone…

Nei mesi scorsi è stata restituita al lettore russo la figura di Julija Danzas, una personalità d’eccezione sia per la vicenda biografica (dama di corte dell’ultima imperatrice Aleksandra, passata attraverso carceri e lager, esiliata dapprima in Francia e poi a Roma), sia per il suo ruolo nella storia della Chiesa cattolica di rito bizantino in Russia, come monaca, figlia spirituale e stretta collaboratrice dell’esarca Leonid Fedorov, sia, infine, per la sua ampia riflessione filosofica e storica (si veda in proposito il volume G. Parravicini e S. Stratanovskij, Julija Danzas, La Casa di Matriona 2001). 

È apparso, infatti, in traduzione russa l’importante volume di Michel Niqueux, Julia Danzas (1879-1942): De la cour impériale au bagne rouge (Editions des Syrtes, 2020), che ne offre una dettagliata biografia e una vasta raccolta di scritti di carattere storico, filosofico e spirituale, rinvenuti in archivi di Francia e Russia. L’edizione russa, a sua volta, è stata ulteriormente arricchita di materiali finora inediti, grazie al casuale ritrovamento dell’archivio della Danzas, conservato in tutti questi anni a Roma, in casa di una famiglia amica, in una valigia del cui contenuto si era persa la memoria. I nuovi materiali sono stati redatti e tradotti da Vladimir Kejdan, a cui l’archivio è stato affidato.

Proponiamo ai nostri lettori un brano tratto appunto da uno dei nuovi materiali rinvenuti, che si intitola «Lettere notturne»: riflessioni scritte in forma epistolare nel corso dei quattro anni trascorsi da Julija nel carcere di isolamento a Irkutsk (1924-28), da lei stessa distrutte per timore che fossero ritrovate durante una perquisizione, e ricostruite poi a memoria nel 1939-40, quando la Danzas si trovava ormai in Occidente.


(foto d’apertura: Narodowe Archiwum Cyfrowe)

La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

Giovanna Parravicini

Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI
Tags:

Abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.

ABBONATI
La Nuova Europa

PORTALE DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE
Direttore responsabile: Marta Carletti Dell’Asta
Redazione: via Tasca 36, 24068 Seriate (BG)
tel.: +39-035-294021
E-mail: redazione@lanuovaeuropa.org

Reg. Trib. Milano (8.11.1991) al n. 735
Fondazione Russia Cristiana E.T.S.
Partita Iva: 09245130969

© 2025 La Nuova Europa | Privacy Policy | Cookie Policy

Design e Sviluppo by VIVA!