7 Settembre 2017
La gloria di Dio è la croce stessa
Se il cristianesimo non è follia e sovvertimento delle logiche mondane tradisce se stesso. Oriente e occidente, guerra, servizio e gratuità nell’intervento del nunzio apostolico in Ucraina monsignor Gugerotti al seminario estivo di Lyšnya.
È una occasione importante per me intervenire in questo incontro dal titolo «Libertà, autorità, servizio». Ho pensato a lungo a questo tema di non facile comprensione, e mi soffermerò in particolare sulla categoria del servizio.
In italiano, come in tutte le lingue occidentali mi sembra, c’è una sola parola che indica il servizio in tutte le sue possibili sfumature. Per esempio noi chiamiamo «servizio» anche la leva militare. Pensate che da noi i «servizi» sono persino le toilette, parola che non si potrebbe certo tradurre con služenie! Invece la lingua russa, e forse anche la lingua ucraina, permettono di distinguere più chiaramente il servizio inteso come dovere ed il servizio inteso come vocazione. Questo già fa pensare che dove mancano le parole significa che mancano anche i concetti. Evidentemente in questo contesto si è sviluppato maggiormente il senso di un servizio speso come gratuità, come disponibilità, come generosità.
Eppure l’origine della parola «servizio» è molto triste: in tutte le lingue occidentali essa deriva dalla parola «servo», cioè schiavo, così come da sluga viene služenie. Il concetto di servizio nasce dunque da un obbligo e, quando parliamo di ciò, parliamo di un servizio che in queste terre era durissimo. Un servizio legato alla terra come dovere fino alla morte: la terra era la tua padrona, la tua prigione. E un uomo era il tuo padrone, a cui dovevi dare il frutto del tuo lavoro.
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Claudio Gugerotti
Nato nel 1951, sacerdote dal 1982, ha conseguito la laurea in Lingue e Letterature Orientali, la licenza in Liturgia Pastorale e il dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali. Nel 1985 ha iniziato il servizio presso la Congregazione per le Chiese Orientali. Nel 2001 è stato nominato nunzio apostolico in Georgia, Armenia e Azerbajdžan. Vescovo dal 2002, è stato nunzio apostolico in Bielorussia (2011) e, dal 13 novembre 2015, ricopre il medesimo incarico in Ucraina.
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