Julija Danzas
Nel panorama dei testimoni della Chiesa russa del XX secolo, Julija Danzas (1879-1942) occupa una posizione singolare: figlia di un diplomatico russo in missione ad Atene, riceve un’educazione brillante e diventa dama di corte dell’imperatrice Alessandra (narrerà gli anni passati al suo fianco nel volume L’imperatrice tragica, edito negli anni ‘40 da Mondadori). Negli anni della guerra mondiale lavora al fronte come infermiera, quindi passa ad insegnare lingue all’università di Pietroburgo. All’inizio degli anni ‘20 il suo incontro con padre Leonid Fëdorov, esarca dei cattolici russi (una sua biografia è apparsa in questa stessa collana), determinerà la scelta di consacrarsi interamente a Dio e alla causa dell’unità della Chiesa. Seguiranno otto anni di lager, in Siberia e alle Solovki. In seguito, grazie all’intervento di Gor’kij, riuscirà ad emigrare. Trascorre gli ultimi anni della sua vita lavorando dapprima presso il centro «Istina» creato dai domenicani a Parigi, e poi a Roma, per far conoscere la testimonianza della Chiesa cattolica in Russia e per promuovere la causa dell’ecumenismo.
Il quinto volume della collana, ha per la prima volta come protagonista un personaggio femminile, Julija Danzas. La sua personalità straordinaria e le vicende quasi romanzesche della sua biografia fanno di questo testo una lettura avvincente, sullo sfondo delle tormentate vicende della rivoluzione russa, vista dall’interno della corte dello zar Nicola II, recentemente santificato dalla Chiesa russa, e poi della vita nei campi di lavoro staliniani.
G. Parravicini, S. Stratanovskij
Julija Danzas
pp. 150, ISBN 978-88-87240-22-1, ed. 2001
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