Dio, il potere e la spada

13 Luglio 2025

Dio, il potere e la spada

Aleksej Uminskij

In una conversazione con i fedeli, padre Uminskij distingue tra il potere che viene da Dio e l’uso che ne fanno i governanti, che può invece contraddire Dio. L’invito a leggere criticamente le Scritture, evitando letture strumentali al potere o alla politica, è oggi quanto mai necessario.

San Paolo nella lettera ai Romani dice che il governante non porta la spada invano: egli è servitore di Dio, un vendicatore per punire chi fa il male (Rm 13, 3-4, «I governanti infatti non sono da temere quando si fa il bene, ma quando si fa il male. Vuoi non aver paura dell’autorità? Fa’ il bene e ne avrai lode, poiché essa è al servizio di Dio per il tuo bene. Ma se fai il male, allora devi temere, perché non invano essa porta la spada; è infatti al servizio di Dio per la giusta condanna di chi fa il male»).

Vediamo che l’apostolo non parla semplicemente della possibilità dell’esistenza delle armi, ma ammette anche il loro uso proprio come un servizio reso a Dio. Tuttavia si può davvero usare un’arma come servizio a Dio? No, non si può. Perché per farlo dovremmo semplicemente estrapolare la frase dal contesto. Il capitolo tredicesimo della lettera ai Romani dice infatti che ogni potere viene da Dio.


(Immagine d’apertura: R. Cheaib/Pixabay)

Aleksej Uminskij

Già parroco ortodosso a Mosca, conduttore televisivo, redattore della rivista «Al’fa i Omega», ha al suo attivo numerose pubblicazioni sul tema dell’educazione cristiana. Costretto a lasciare la Russia alla fine del 2023 per le sue posizioni a favore della pace, per queste stesse ragioni è stato in seguito sospeso a divinis e ridotto allo stato laicale dal patriarcato di Mosca. Ora è stato reintegrato nella dignità sacerdotale in seno al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.

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