26 Gennaio 2023

Si può fare politica in chiesa?

Andrej Kordočkin

Nella liturgia ortodossa si prega per i governanti e l’esercito. Ma quali governanti e quale esercito quando una guerra divide i fedeli della stessa Chiesa? Nuove sfide che chiedono fede e riflessione.

Padre Andrej Kordočkin, parroco della Chiesa ortodossa russa a Madrid, disapprova la guerra in Ucraina e non ne fa mistero. Nell’ottobre 2022 alcuni presunti «parrocchiani» hanno scritto una lettera al patriarca Kirill, chiedendogli di sanzionare il sacerdote per «salvare l’unità della parrocchia». I suoi post su facebook sarebbero una «scandalosa attività anticristiana», perché un sacerdote dovrebbe tacere e restare «neutrale». Hanno chiesto a padre Andrej cosa ne pensa. 

Gli autori della lettera che si definiscono suoi «parrocchiani», hanno affermato che la vostra chiesa è diventata un luogo «pericoloso per la loro incolumità personale». Cosa ne pensa?
La nostra è una parrocchia abbastanza multietnica: ci sono ucraini, moldavi, russi, georgiani, bulgari e serbi. Per quanto ne so, nella nostra chiesa non ci sono mai stati casi di aggressione fisica o verbale a sfondo nazionale. Inoltre, non conosco nessun altro luogo a Madrid dove russi e ucraini si radunino ancora insieme dopo il 24 febbraio.

Certo, neanche noi siamo perfetti: alcuni fedeli ucraini non se la sono più sentita di frequentare una parrocchia ortodossa russa e se ne sono andati, altri invece lo hanno fatto perché in totale disaccordo con le mie opinioni sulla guerra. Ma quasi tutte le parrocchie all’estero hanno subìto perdite di questo tipo.


(Intervista rilasciata a Holod media)
Foto di apertura: eparchia.patriarchia.ru

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Andrej Kordočkin

Nato a Leningrado, ha studiato teologia a Oxford. In seguito, è stato parroco per 18 anni della chiesa di Santa Maria Maddalena a Madrid e cappellano nelle carceri spagnole. All’inizio della guerra in Ucraina, ha firmato l’appello dei sacerdoti della Chiesa ortodossa russa per la cessazione del conflitto. Sospeso a divinis per tre mesi nel 2023, si è dimesso ed è passato al patriarcato di Costantinopoli. Oggi è parroco della comunità ortodossa di Tilburg, in Olanda. È tra gli organizzatori del progetto «Pace a voi», che aiuta i sacerdoti del patriarcato di Mosca in difficoltà per le loro posizioni a favore della pace.

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