L’ultima ora
2 Novembre 2024Alla fine, la nostra «giustizia» dovrà lasciare il passo all’amore.
Non sempre si può convincere l’altro con argomenti e neanche con la prova dei fatti. Ci vuole un suo moto interiore che neanche Dio può obbligarlo ad avere.
Chiediamo a Dio che fermi il male, e invece possiamo fare molto…
Un anno nell’emigrazione, una «vita nova» abbagliante e terribile.
La vita è bella anche se è in corso una tragedia. Se lo dimentichiamo lasciamo vincere il male.
Non si tratta di stracciarsi le vesti pubblicamente, ma di parlare onestamente di dolore e responsabilità.
L’ostilità verso i russi che serpeggia in Europa è una strada pericolosa per tutti.
Chiudere i teatri e bombardare i civili rientrano nello stesso copione.
In rete si scrive che tutti odiano i russi, che gli ucraini non vorranno mai più parlare russo… Ma è veramente così? A cosa serve caricare i toni? La rete è miope.
Ci sono voci dal valore inestimabile… quelle dei singoli che non rinunciano a dire io.
La schiettezza ossia il linguaggio che pungola l’indifferenza.
Scimmiottiamo i sentimenti, la compassione e ci sentiamo a posto. E il rischio di un rapporto diretto?
La preghiera più intensa non può dimenticare il mondo, perché Dio è lì.