Lezioni di ateismo e il cavaliere Ponzio Pilato
11 Marzo 2024Come rabdomanti, i giovani cercano istintivamente ciò che è vivo. Un ricordo sui primordi di un romanzo che fece epoca, «Il Maestro e Margherita».
Come rabdomanti, i giovani cercano istintivamente ciò che è vivo. Un ricordo sui primordi di un romanzo che fece epoca, «Il Maestro e Margherita».
L’acuto senso della verità, dell’immensità del reale l’ho imparato da lui…
Marietta Čudakova faceva i conti col passato, prendendo posizione sul presente. Instancabilmente.
A molti l’Inferno dantesco sembra la cantica più comprensibile. Ma al di là delle tinte forti, capiamo il mistero dell’amore e del peccato?
Rivedo nei ragazzi che protestano un cuore vulnerabile.
Ho avuto la fortuna di incontrarmi varie volte, e a lungo con Giovanni Paolo II.
Vuoi che non credessero alle sue minacce, comunque nessuno fece niente. E poco dopo fumo e fiamme erano lì a un passo. Il terrazzo d’ingresso bruciava, così che si poteva uscire solo dalla finestra.
Attorno alla ricostruzione della cattedrale di Parigi possiamo già scorgere l’unione di tutti coloro che si chiamano «uomini di buona volontà». Inutile cercare segni minacciosi…
Il modo in cui si cercò di usare Puškin sotto Stalin presupponeva la preventiva distruzione della cultura. Un monito per l’oggi.
Il tempo trascorso dalla rivoluzione in qua non può essere pienamente descritto se non dalla parola «catastrofe», non c’è parola più adeguata. «Catastrofe» è il termine più comprensivo, perché include sempre qualcosa di sovrapersonale, quasi di cosmico, quasi non dipendesse neppure dagli uomini, figurarsi dal singolo; include crimini e sofferenze, e anche il democidio – parola che ho appreso di recente e che riguarda l’uccisione di un popolo da parte del proprio governo.
Tempo fa ho scritto un saggio, La mediocrità come pericolo sociale. Mi sbagliavo. Il pericolo è un altro. Quello che si presenta sulla nostra scena storica non è neanche più […]
Oggi si discute molto sul vero patriottismo, sull’orgoglio nazionale; Sergej Averincev diceva: «Penso che l’amore per un paese, come l’amore per una persona, si esprima nella sollecitudine, in un atteggiamento […]
Ricordo un vecchio tedesco, proprietario di un agriturismo con annesso allevamento di cavalli. Mi avevano sistemata presso di lui i proprietari del castello Gut Böckel, dove Rilke scrisse la Quarta […]
Di Vittorio Strada, filologo, critico, filosofo, sociologo, traduttore, studioso della politica attuale e passata, grande cultore di libri, amico di moltissimi amici russi, bisognerebbe parlare a lungo. Il semplice elenco […]
Gianni Rodari, che come tutti sanno era comunista, una volta venne a Mosca a visitare il Palazzo dei Pionieri sulle colline di Lenin. Avevo dodici anni e partecipavo alle attività […]