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30 Aprile 2022
Un uomo di nome Revolt, scienziato e dissidente
Revolt Pimenov, matematico e dissidente sovietico: l’attaccamento alla verità è stato la bussola di tutta la sua vita. Dalla partecipazione attiva al dissenso dopo l’invasione delle truppe sovietiche in Ungheria, fino alla direzione della filiale di Memorial nell’estremo nord della Russia.
Pimenov era nato il 16 maggio 1931 a Novočerkassk e aveva trascorso l’infanzia prima a Rostov sul Don e poi a Magadan, città proibita ai comuni mortali perché sorta nel 1930 sulle rive del Mare di Ochotsk come base di smistamento per i lager della Kolyma. Viveva lì perché suo padre era un funzionario dell’OGPU, la polizia politica – come afferma Aleksandr Daniel’ – e lavorava al Dal’stroj, gigantesco complesso industriale del GULag, i cui detenuti costruivano strade e lavoravano nelle miniere in condizioni estreme. Revolt aveva solo dodici anni quando vide scaricare sulla riva da alcune chiatte delle gabbie piene di prigionieri destinati al lager. Il fatto gli rimase impresso nella memoria per tutta la vita, e determinò il suo atteggiamento successivo verso il regime, costringendolo a porsi brucianti domande sulla società in cui viveva.
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Delfina Boero
È ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana. Fra i suoi interessi, la storia e la cultura della Repubblica Democratica Tedesca, la vita religiosa e culturale in URSS, nella Federazione Russa e nelle ex Repubbliche sovietiche.
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