6 Maggio 2000

Ljudmila Alekseeva: lei nei diritti umani ci credeva

Angelo Bonaguro

Ljudmila Alekseeva aveva l’anima della dissidente. Credeva nella dignità della persona e nei suoi inalienabili diritti, anche in democrazia. Sapeva come parlare col governo, senza inutili provocazioni ma anche senza peli sulla lingua.

Una scena emblematica: il massimo rappresentante del potere politico russo che si reca a rendere omaggio alla salma di Ljudmila Alekseeva, una vecchina novantenne scomparsa l’8 dicembre 2018 e che per tutta la vita si è confrontata – e spesso scontrata – proprio con le strutture del potere. Ma già nel luglio del 2017 Putin si era recato personalmente a farle gli auguri in occasione del suo 90° compleanno, provocando un certo malumore tra coloro che seguono le vicende dei diritti umani. Eppure «nonna Ljuda» ha dimostrato di essere libera, sia di accettare i fiori di Putin, sia di protestare contro la politica russa nei confronti dell’Ucraina.

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Angelo Bonaguro

È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.

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