21 Ottobre 2021
Wyszyński: «Il futuro è di coloro che amano e non di quanti odiano»
Il cardinale Stefan Wyszyński, «Primate del Millennio», è stato beatificato a Varsavia. Ripercorriamo la sua figura di pastore capace di fronteggiare i due totalitarismi del XX secolo.
Il cardinal Stefan Wyszyński nacque il 3 agosto 1901 e venne ordinato sacerdote il 3 agosto 1924.
Dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, su indicazione del suo vescovo si nascose in diverse località per evitare il rischio di essere arrestato dalla Gestapo. Dal giugno 1942 fino al 1945 visse all’Istituto per ciechi di Laski, vicino a Varsavia, fondato da madre Róża Czacka.
A Laski durante l’insurrezione di Varsavia, sotto lo pseudonimo di «Radwan III», fu cappellano dell’Armia Krajowa, l’esercito clandestino della resistenza polacca, e anche dell’ospedale per i soldati feriti. Per la sua opera ricevette il grado di tenente. Nel 1943 assunse la guida spirituale di un gruppo di giovani laiche consacrate chiamato «Otto» o Istituto Secolare delle Ausiliarie di Maria di Jasna Góra Madre della Chiesa.
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Annalia Guglielmi
Annalia Guglielmi (1953), laureata in storia medievale all’Università di Bologna. Dal 1973 ha collaborato con il Centro Studi sull’Europa Orientale che porta e pubblica in Italia le opere della cultura indipendente dei paesi dell’Europa dell’Est. Dal 1978 al 1982 ha insegnato italiano all’Università Cattolica di Lublino, allacciando legami con gli ambienti del dissenso e con le strutture clandestine di Solidarność. Negli anni 2000 ha ricevuto varie onorificenza dal governo polacco per il sostegno dato all’opposizione al totalitarismo e alla diffusione all’estero della cultura indipendente polacca. È traduttrice e pubblicista. Dal 2015 al 2018 ha rivestito la carica di assessore presso il comune di Imola.