Francesco Ricci e la passione per l’Est Europa

27 Maggio 2021

Francesco Ricci e la passione per l’Est Europa

Annalia Guglielmi

A trent’anni dalla morte, ricordiamo il sacerdote forlivese che, interessato a ogni spunto di verità, ci fece scoprire l’Europa dell’Est.

Il 30 maggio ricorre il trentesimo anniversario della morte di don Francesco Ricci (1930-1991), «il primo e più grande compagno di cammino», come disse don Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione.

Francesco Ricci e la passione l’Est EuropaNella sua città, Forlì, era conosciuto con l’appellativo di «don chilometro», per la sua altezza (quasi due metri), ma soprattutto per la sua capacità di macinare chilometri e chi­lometri in giro per l’Italia e per il mondo. Il suo slancio missionario e culturale lo portò dapprima nei paesi dell’Est europeo, e poi in Africa, in Sud America, nelle Filippine, in Corea, in Giappone e ad Hong Kong. Dovunque ha lasciato una traccia importante, ha favorito incontri tra realtà diverse e apparentemente distanti, basti pensare all’incontro a Caracas nel 1982 fra esponenti in esilio del sindacato polacco Solidarność e sindacalisti della CLAT (Confederazione Latinoamericana dei Lavoratori), o al rapporto con i monaci buddisti del Monte Koya in Giappone, ma soprattutto

ha educato tanti ad avere uno sguardo ampio, a saper riconoscere e valorizzare ogni spunto di verità, a non rimanere imprigionati dentro i propri schemi e ad essere «curiosi» di tutto ciò che riguarda l’uomo.

Annalia Guglielmi

Annalia Guglielmi (1953), laureata in storia medievale all’Università di Bologna. Dal 1973 ha collaborato con il Centro Studi sull’Europa Orientale che porta e pubblica in Italia le opere della cultura indipendente dei paesi dell’Europa dell’Est. Dal 1978 al 1982 ha insegnato italiano all’Università Cattolica di Lublino, allacciando legami con gli ambienti del dissenso e con le strutture clandestine di Solidarność. Negli anni 2000 ha ricevuto varie onorificenza dal governo polacco per il sostegno dato all’opposizione al totalitarismo e alla diffusione all’estero della cultura indipendente polacca. È traduttrice e pubblicista. Dal 2015 al 2018 ha rivestito la carica di assessore presso il comune di Imola.

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