3 Ottobre 2017
Il dissenso: coscienza critica della rivoluzione
I cambiamenti epocali prodotti dalla Rivoluzione d’ottobre hanno investito l’uomo, e il fenomeno del dissenso è stato un vero passo di liberazione. A partire dall’uomo. Un dialogo in margine alla mostra “Russia 1917”: il caso del dissenso ceco.
Il 25 ottobre 1917 si compiva un rivolgimento poi chiamato «rivoluzione d’ottobre», un punto di non ritorno per la Russia e per la civiltà umana. A un secolo di distanza la riflessione su di essa è ancora difficile, in Russia come in Europa. Proponiamo il testo dell’incontro tenuto al Meeting di Rimini tra Sante Maletta e Adriano Dell’Asta.
Maletta: Credo che Russia Cristiana in Italia, ma penso anche in Europa e nel mondo, sia stata una delle poche realtà che si sono occupate di conoscere e far conoscere ciò che accadeva, come si diceva una volta, «oltrecortina». Purtroppo ciò che è avvenuto «dall’altra parte del Muro» è stato ben presto archiviato quando, nel 1989, il Muro stesso è crollato e nel cosiddetto mondo libero tanti hanno pensato che la Cecoslovacchia, l’Ungheria, la Polonia, la Russia, l’Ucraina stessero solo recuperando velocemente il tempo perduto durante il totalitarismo comunista per «diventare come noi». In un certo senso ciò sta effettivamente accadendo, è accaduto, ma questi paesi e i loro abitanti hanno sperimentato sulla propria pelle delle vicende che ci insegnano molto per capire come affrontare le sfide di oggi.
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Sante Maletta
Professore associato di Filosofia della politica presso l’Università di Bergamo. Fa parte dell’International Society for MacIntyrian Enquiry e della Società italiana di filosofia politica ed è segretario dell’Associazione Prologos. Tra le sue pubblicazioni, volumi sul pensiero di M. Heidegger, H. Arendt, A. MacIntyre, Il soggetto dif-ferente. Peripezie della responsabilità (Milano 2017).
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