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1 Dicembre 2022
Petr Uhl, troppo marxista per entrare nel Partito
Petr Uhl, scomparso un anno fa a Praga, non ha mai rinnegato le proprie idee marxiste né durante l’epoca totalitaria, quand’era nel dissenso, e nemmeno dopo l’89, pagando con anni di carcere il proprio impegno a favore dei diritti umani.
«Le mie opinioni politiche sono così marxiste, socialiste e di sinistra da essere troppo in contrasto con la pratica e la teoria del Partito»: siamo agli inizi degli anni ’60, è lo studente Petr Uhl a respingere l’invito di un compagno di studi ad entrare nel Partito comunista cecoslovacco. Scomparso un anno fa a Praga, Uhl non ha mai rinnegato le proprie idee marxiste né durante l’epoca totalitaria e nemmeno dopo l’89, esponendosi in prima persona e pagando con anni di carcere l’impegno a favore dei diritti umani.
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Angelo Bonaguro
È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.
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