22 Gennaio 2025

Prigionieri del passato, spaventati dal futuro

Marija Stepanova

La scrittrice russa, segnata dall’esilio, riflette sul rapporto tra noi e il passato, una gabbia da cui non usciamo perché ci manca un’immagine appetibile del futuro. Dopo aver fatto fuori la ragione e l’orizzonte dell’eterno, la speranza fallisce miseramente (intervista di Flavio Villani).

Marija Stepanova è poeta e saggista. Ha vinto i maggiori premi letterari europei e russi (tra cui la Bol’šaja Kniga nel 2018, il NOS Award nel 2019 e il Leipziger Buchpreis zur Europäischen Verständigung nel 2023). Ha pubblicato con Bompiani nel 2020 il saggio autobiografico Memoria della Memoria (finalista nel 2021 all’International Man Booker Prize e nel 2022 al Pushkin House Book Prize; traduzione di E. Bonacorsi), nel 2022 la raccolta La guerra delle bestie e degli animali (traduzione di D. Liberti e A. Farsetti) e nel 2024 il poema Sacro inverno (traduzione di D. Liberti).

Pensa che esista un uso politico della post-memoria in Russia?
Certo e non solo in Russia. Se ci si guarda intorno, si vede un numero crescente di politici, soprattutto di estrema destra, ma non solo, che usano la memoria e non la storia, come una versione modificata o riscritta del passato per obiettivi politici. Nel presentare un quadro del futuro che vogliono raggiungere, esprimono una visione immaginaria di un passato glorioso. Non specificano mai il periodo esatto. Potrebbero essere gli anni Cinquanta, potrebbero essere gli anni Trenta, ma è sempre un passato immaginario.

Le grandi ideologie del XX secolo riponevano le speranze nel futuro e non in una qualche immaginaria età dell’oro del passato, ma ora, in Russia, è ufficialmente raccomandato di usare il passato come esempio da copiare. È questo che fa Putin da almeno quindici anni. Putin non indica mai un periodo esatto, la sua immagine del passato è sempre sfocata e non c’è differenza, ad esempio, tra Impero russo e Unione Sovietica. È solo una visione di gloria che deve essere riprodotta.


(Foto d’apertura: Ron Lach, pexels.com)

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Marija Stepanova

Scrittrice e saggista, è nata a Mosca nel 1972. Dopo gli studi all’Istituto Letterario Gor’kij, ha pubblicato poesie su riviste letterarie e in antologie. Ha ottenuto i maggiori premi di poesia e letteratura europei e russi. Nel 2007 ha fondato la rivista online indipendente di arte e cultura OpenSpace.ru e dirige Colta.ru, oscurata in Russia dal febbraio 2022.

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