17 Novembre 2022
È ora che la Chiesa dimentichi la Santa Rus’
Parroco moscovita e voce autorevole dell’ortodossia, padre Uminskij ha risposto alle nostre domande su come la Chiesa russa si sta muovendo nella crisi attuale. Il suo è un giudizio severo ma che riconosce la forza indistruttibile della verità.
Non pensa che la Chiesa abbia una responsabilità particolare in questo senso?
La Chiesa ha sempre una responsabilità particolare e grande, dal momento in cui è sorta, cioè quella di insegnare al mondo come vivere.
E non è solo una responsabilità della Chiesa, è proprio il suo compito: «Andate e insegnate a tutti i popoli», cioè insegnate agli uomini come vivere, come cercare la verità, come corrispondere a questa verità, come vivere secondo il comandamento dell’amore. E vediamo che nel momento in cui la Chiesa dà questo insegnamento deve anche sapervi rispondere per prima. Ma qui cominciano le pagine più buie della storia della Chiesa, quando insegna come vivere ma non riesce a vivere quello che insegna, se non per qualche luminosa eccezione.
Non le sembra che questa crisi profondissima, accada anche perché la Chiesa stessa ha perso la sua identità?
Io penso che la crisi in atto, con tutte le sue conseguenze orribili, non possa lasciare invariato il volto della Chiesa. Penso che quando questa crisi passerà, anche se non sappiamo ancora che prove dovremo attraversare, non avremo vita facile. La Chiesa non potrà rimanere com’era, ne sono sicuro. Forse attraverserà un forte sconvolgimento, e probabilmente subirà anche una serie di divisioni interne, perché l’istituzione che c’è adesso è pesante e appartiene al passato; la santa Rus’ non corrisponde a nulla di ciò che c’è oggi, continuiamo a guardarci indietro, come se il presente non esistesse.
È come se volessimo sempre trascinare con noi questo passato. Nel film Mission c’è una bellissima scena in cui il protagonista fa il suo percorso di espiazione trascinandosi dietro legate a una corda le sue armi, che rappresentano quel peso che gli impedisce di andare tranquillamente verso Cristo, verso la salvezza. Mi sembra che succeda qualcosa di simile con la nostra storia, e credo sia ora di lasciarcela alle spalle.
(foto d’apertura: andreiyka7, orthphoto.net)
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Aleksej Uminskij
Già parroco ortodosso a Mosca, conduttore televisivo, redattore della rivista «Al’fa i Omega», ha al suo attivo numerose pubblicazioni sul tema dell’educazione cristiana. Costretto a lasciare la Russia alla fine del 2023 per le sue posizioni a favore della pace, per queste stesse ragioni è stato in seguito sospeso a divinis e ridotto allo stato laicale dal patriarcato di Mosca. Ora è stato reintegrato nella dignità sacerdotale in seno al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
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