Osservare, ascoltare, paragonare, pensare prima di parlare
16 Marzo 2020Nel clima di agitazione legato alla pandemia, la nostra umanità si gioca nel buon uso della ragione, e nel rispetto della realtà dei fatti.
Nel clima di agitazione legato alla pandemia, la nostra umanità si gioca nel buon uso della ragione, e nel rispetto della realtà dei fatti.
Discorsi colti al volo in metro. Brani di ordinario conformismo e di incredibile onestà.
Ci sono persone che percorrono centinaia di chilometri per assistere al processo di un amico…
«…Sì, voi ortodossi avete l’antica tradizione, lo splendore delle icone, la spiritualità e i Santi Padri, e la liturgia così solenne…
Eppure, una volta saltati giù dalla barca di Pietro vi siete trasferiti su varie scialuppe di salvataggio, navigando ciascuno per proprio conto».
Proviamo a cambiare la giustizia con la misericordia, il sarcasmo con la tenerezza, la «giusta ira» con la compassione.
È finito il giorno più importante dell’anno, il suo cuore profondo cui tutti gli altri giorni tendono. Il cuore profondo perché la memoria non è un omaggio al passato, ma […]
Visto da lontano, il sacerdozio affascina per la vicinanza con Dio. Sembra che appena passata la soglia, già vi si è dentro. Ma la vicinanza si ritira.
Il Museo del genocidio lituano è stato visitato da papa Francesco assieme a monsignor Tamkevičius che qui fu prigioniero. La visita del Museo è un’esperienza forte, un percorso di crescita.
Vuoi che non credessero alle sue minacce, comunque nessuno fece niente. E poco dopo fumo e fiamme erano lì a un passo. Il terrazzo d’ingresso bruciava, così che si poteva uscire solo dalla finestra.
Ho avuto un pensiero molto triste: questa nostra grande letteratura russa – così tesa, sofferta, amara, disperata, paradossale, straziante come la nostra vita, raffinata, dolorosa e dolente… ebbene, bisogna proibirne l’insegnamento nelle scuole.
La capacità di discutere là dove si è totalmente in disaccordo, senza per questo demonizzare l’oppositore e senza neppure umiliarlo, pronti, invece, a ponderare con rispetto gli argomenti di chi la pensa diversamente.
La guerra è uno stato d’animo, una posizione davanti al mondo, indotta dal sistema ma avallata individualmente.
Nel ricordo commosso che tanti ortodossi oggi fanno di un «padre dei poveri» come Jean Vanier, si tocca con mano che il cuore della fede è uno, e la santità un bene condiviso.
Attorno alla ricostruzione della cattedrale di Parigi possiamo già scorgere l’unione di tutti coloro che si chiamano «uomini di buona volontà». Inutile cercare segni minacciosi…
La menzogna e il nonsenso non avranno mai l’ultima parola. La speranza non dipende dai successi geopolitici ma dai piccoli gesti di resistenza personale, da ciò che restaura l’umanità.