1 Febbraio 2023
Vladimir Poreš: un dissidente che non ha cambiato strada
Era stato ateo, poi cristiano fervente e ingenuo. Ma la delusione della «rinascita religiosa» tradita non lo aveva reso cinico. È rimasto un cercatore, sino alla fine.
Ce ne eravamo un po’ tutti dimenticati, ma la notizia della sua morte, il 21 gennaio, ha restituito d’un tratto la figura di Vladimir Poreš insieme a vivide pagine di amicizia e di storia. Leader di una comunità giovanile del dissenso negli anni ’70, prigioniero di coscienza per quasi un decennio e dagli anni ’90 impegnato in ambito educativo (fonda una scuola, un Istituto di teologia e filosofia), nel 2012 volta radicalmente pagina, abbandonando tutto, anche la famiglia, e trasferendosi a vivere in Kazachstan.
La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.
Giovanna Parravicini
Ricercatrice della Fondazione Russia Cristiana. Specialista di storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e di storia dell’arte bizantina e russa. A Mosca ha collaborato per anni con la Nunziatura Apostolica; attualmente è Consigliere dell’Ordine di Malta e lavora presso il Centro Culturale Pokrovskie Vorota. Dal 2009 è Consultore del Pontificio Consiglio per la Cultura.
LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI