9 Settembre 2020
A lezione dai martiri
Ricordiamo padre Men’ nel 30° anniversario del suo martirio pubblicando una predica in cui parlava di un martire, san Filipp. Nei motivi che inducono il mondo a odiare i testimoni di Cristo rientra anche l’eterno confronto col potere mondano. Padre Aleksandr parlava anche di sé e di noi, con la misura dell’eterno, e quindi anche per oggi.
Ad ogni liturgia noi ripetiamo insieme le promesse divine, ovvero le beatitudini.
Ripetiamo le parole di Cristo sugli uomini che saranno benedetti, felici, beati nel Regno dei cieli. Ma la cosa sorprendente è che il Signore non nomina quelli che nel mondo di solito si considerano felici; nomina coloro che piangono, i poveri di spirito, i perseguitati per causa della giustizia. E dice: «Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Questo vuol dire che gli uomini che in questo mondo portano la verità, il bene, la giustizia, la fede quasi mai incontrano gratitudine e buoni sentimenti. Anzi, il Signore dice: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorte di male contro di voi per causa mia», ossia «Beati quando vi odieranno a causa del mio nome!».
La figura e l’opera di p. Men’ presentata da G. Parravicini:
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Aleksandr Men'
Sacerdote ortodosso russo (1935-1990), teologo e missionario, punto di riferimento spirituale e culturale per gli ambiti del dissenso, autore dei numerosi libri di carattere storico e catechetico, ucciso mentre si recava nella sua chiesa parrocchiale a celebrare la Divina liturgia.
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