5 Ottobre 2021
32 afghani e 38 milioni di polacchi
Il gruppo di profughi afghani respinto da tutti al confine tra Polonia e Bielorussia è solo l’episodio più eclatante dell’escalation migratoria dell’estate in Europa orientale. Come trovare un equilibrio tra la prassi politica e l’accoglienza in nome della dignità umana?
Probabilmente ha ragione il padre agostiniano Wiesław Dawidowski, consulente dell’episcopato polacco per le migrazioni e i pellegrinaggi, quando dice che, rispetto alla situazione dei profughi lungo il confine bielorusso-polacco, è in atto «uno scontro tra dovere morale e prassi politica, prassi che, purtroppo, porta a degradare la dignità delle persone».
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Angelo Bonaguro
È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.
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