23 Aprile 2020
Liberate Jurij Dmitriev dalla detenzione!
Dalla Russia riceviamo una petizione a sostegno di un prigioniero di coscienza, Jurij Dmitriev, scopritore delle fosse comuni staliniane in Carelia.
Jurij Alekseevič Dmitriev dirige la sede di «Memorial» in Carelia, l’organizzazione che da anni si occupa del recupero della memoria storica. È noto per aver cercato i luoghi di sepoltura di massa dei detenuti fucilati nei lager sovietici nella regione; è anche autore del «Libro della memoria delle vittime delle repressioni politiche». Ha diretto le ricerche per individuare le fosse comuni a Sandarmoch, dove tra il 1937 e il 1938 vennero fucilate oltre 6mila persone di varie etnie. Nel 2016 è stato arrestato per sospetto di pedopornografia; il processo si è concluso nell’aprile 2018 con una sentenza di assoluzione. Tuttavia, in seguito a nuove testimonianze la sentenza è stata annullata, e nel giugno 2018 Dmitriev è stato nuovamente arrestato; la sua reclusione si prolunga fino ad ora. Il nuovo processo si svolge a porte chiuse.
Al Presidente della Corte Suprema della Repubblica di Carelia
Nakvas Anatolij Vladimirovič
Liberate Jurij Dmitriev dalla detenzione!
Il 23 marzo 2020 il tribunale ha prolungato la detenzione di Jurij Dmitriev per altri tre mesi. Ciò significa che dovrà affrontare il picco della crescente epidemia del Covid-19 in cella.
Dmitriev ha 64 anni ed è detenuto da più di 3 anni, senza che sia stata provata alcuna accusa. Anzi, nell’aprile 2018 la Corte ha pronunciato la sentenza di assoluzione per i principali punti d’accusa. Lo stato di salute di Dmitriev è già molto compromesso, ha avuto problemi per tutto l’autunno e l’inverno, e a febbraio ha avuto una forte infreddatura. È molto indebolito.
Jurij Dmitriev, perseguitato ingiustamente per le sue convinzioni e l’attività di recupero della memoria storica, non rappresenta alcun pericolo per la società, mentre la sua salute è in pericolo.
Il 24 marzo l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato il report «Prevenire l’epidemia di COVID-19 nelle carceri: un compito impegnativo ma essenziale per le autorità». Nel documento l’OMS dichiara: «In tutte le fasi dell’amministrazione della giustizia penale, da quella cautelare a quella processuale (…), dovrebbe essere data priorità a misure non detentive per sospetti criminali e detenuti con profili a basso rischio e particolarmente vulnerabili (…). Le persone (…) in età avanzata rappresentano il gruppo più vulnerabile per lo sviluppo dell’epidemia».
Secondo il parere dei medici la situazione nelle prigioni russe è tale che, se il covid-19 dovesse penetrarvi, la sua diffusione sarebbe repentina (a causa del sovraffollamento delle celle e l’impossibilità di adottare misure igieniche), e colpirebbe il 100% dei detenuti. Le statistiche confermano che il rischio dell’infezione e il tasso di letalità sono altissimi per le persone da 60 anni in su.
Per questo Le chiediamo, in virtù dell’attuale situazione particolare, di valutare straordinariamente la possibilità di sostituire la detenzione con l’arresto domiciliare per Jurij Dmitriev fino alla sentenza definitiva del suo processo.
A questo link è possibile firmare la petizione.