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29 Gennaio 2016
Solovki, le isole del martirio
RedazioneDalla serie de I militi ignoti della fede, di Pupi Avati, su Tv2000
Un viaggio nei paesi dell’Europa orientale che riporta alla luce le storie di uomini perseguitati per la loro fede durante il regime sovietico e che Giovanni Paolo II definì appunto “I militi ignoti della fede”.
Redazione
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Il GULag parlava una lingua tutta sua
Il GULag sovietico era un mondo a sé, con le sue leggi e la sua lingua. Un mondo brutalmente reale e al tempo stesso evanescente, le cui derive marchiano ancor oggi la psiche e il linguaggio comune. L. Gorodin ne ha raccolto in 4 volumi l’enorme vocabolario.
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Vittime e carnefici: perché viva la memoria
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Angelo Bonaguro
«Enzo Boletti. Dall’inferno sovietico al miracolo economico»
L’avventurosa biografia di Enzo Boletti, ultimo reduce italiano liberato dalla prigionia in URSS. Arruolatosi negli alpini «per costruire la storia», finì prigioniero dei nazisti da cui riuscì a fuggire e si unì all’esercito clandestino polacco. Catturato dai sovietici, passò da un lager all’altro prima di essere liberato grazie all’intervento della Croce Rossa.
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«Storie di amicizia e di speranza» • Ol’ga Popova
I brevi video «Storie di amicizia e di speranza» raccontano storie di persone molto diverse tra loro, accomunate dall’esperienza di verità e libertà vissuta in contesti di dolore, di prova, di illibertà.
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Avrei voluto chiamarli tutti per nome…
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Marta Dell'Asta
La memoria, perché?
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Adriano Dell’Asta
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È morto Sergej Ščeglov, uno degli ultimi testimoni del GULag staliniano. Da giovane era stato ai lavori forzati negli impianti di Noril’sk, dove in questi giorni è avvenuta la catastrofe ecologica. Presentiamo stralci dell’ultima intervista, a cura di Oleg Glagolev per il portale Stol.
Sergej Ščeglov
Il nuovo giornalismo russo: un dilettante di nome Dud’
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Delfina Boero
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Il 30 ottobre 1974 nei lager sovietici venne indetto uno sciopero della fame a sostegno dei detenuti politici. La data fu poi inserita nella legislazione russa come Giornata della memoria delle vittime delle repressioni politiche. Ma pochi sanno che alla riuscita dell’iniziativa di allora contribuì il mondo della malavita carceraria.
Angelo Bonaguro
Stalin non esce mai di scena
In Russia riemerge l’effige del Generalissimo: dalla metropolitana di Mosca ai nuovi monumenti, il ritorno della sua figura divide il paese tra chi ne celebra le vittorie e chi ne denuncia i crimini, in un recupero della memoria sovietica visto come funzionale all’attuale potere, nonostante le condanne ufficiali avvenute in passato.
Angelo Bonaguro
Svetlana Aleksievič: Queste croci rimarranno nella memoria
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Redazione
Aleksandr Esenin-Vol’pin: Partiamo dalla legge
Geniale figlio d’arte, matematico, Esenin-Vol’pin ha fatto il dissidente usando il Codice penale. Persino la legge sovietica era un buon punto di partenza per ristabilire la legalità. Famoso il suo “Prontuario per affrontare l’interrogatorio”.
Marta Dell'Asta