Vasilij Grossman: in nome della libertà e del bene

24 Agosto 2025

Vasilij Grossman: in nome della libertà e del bene

Lazar’ Lazarev

Il ricordo di un amico di Grossman, a sua volta prosatore e famoso critico letterario, che ne ripercorre la vita, inserendola nel drammatico contesto politico-culturale d’epoca sovietica.

Il debutto letterario di Vasilij Grossman fu molto brillante. Nessuno allora si sarebbe immaginato che le sue sorti avrebbero assunto una piega così drammatica…

Il primo racconto pubblicato dal giovane (non aveva ancora compiuto trent’anni) ingegnere chimico attirò l’attenzione di Maksim Gor’kij. Questi invitò a casa sua l’autore, conversò a lungo con lui e gli consigliò di abbandonare il lavoro di ingegnere chimico per dedicarsi alla letteratura. Probabilmente, parlando con Grossman Gor’kij si rese conto che il giovane, che stava allora appena saggiando le proprie forze, possedeva già un grosso bagaglio di materiali, conosceva bene la vita in provincia, nelle miniere e nelle fabbriche, era stato a contatto diretto con la fatica e la vita quotidiana di operai, tecnici, ingegneri, aveva visto e vissuto molto negli anni dell’adolescenza e della giovinezza.


(immagine d’apertura: Bundesarchiv, Bild 169-0350, wikipedia, CC-BY-SA 3.0)

Lazar’ Lazarev

Critico letterario e pubblicista (1924-2010), è stato fra gli autori pubblicati dal «Novyj mir» di Tvardovskij negli anni ’60, e ha diretto una delle più prestigiose riviste letterarie russe, «Voprosy literatury». È stato amico e compagno di strada di molti poeti e prosatori del ‘900, e alle storie di questi incontri ha dedicato alcuni anni fa il libro di memorie Sesto piano.

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