24 Luglio 2024

Padre Kordočkin: Non so come si possa amare e uccidere allo stesso tempo

Andrej Kordočkin

In un’intervista alla giornalista Katerina Gordeeva, padre Kordočkin, parroco ortodosso in Olanda, ha toccato vari temi dell’attualità russa: dalla «teologia della morte» alla figura di Naval’nyj, dall’«ottenebramento di massa» alla connivenza con il male fino alla questione della colpa e del perdono.

Nato a Leningrado nel 1977, Andrej Kordočkin ha studiato teologia in Inghilterra, dove ha seguito alcune comunità ortodosse. Nel 2002 è stato ordinato sacerdote e l’anno successivo nominato parroco a Madrid. All’inizio della guerra in Ucraina ha firmato l’appello dei sacerdoti della Chiesa ortodossa russa per la cessazione del conflitto. Sospeso a divinis per tre mesi nel 2023, è passato al patriarcato di Costantinopoli. Oggi risiede a Issum, in Germania, poco lontano dal confine con l’Olanda, dove è parroco della comunità ortodossa di Tilburg. È tra gli organizzatori del progetto «Pace a voi», che aiuta i sacerdoti del patriarcato di Mosca in difficoltà per le loro posizioni a favore della pace.
La giornalista Katerina Gordeeva lo ha intervistato nel marzo scorso, sollecitandolo su numerosi temi caldi. Ne riportiamo ampi stralci.

Ha avuto problemi con la sospensione a divinis?
No. Innanzitutto sapevo che era temporanea, solo per tre mesi. In secondo luogo, è stata una nuova esperienza: andando in chiesa è stato molto importante vedere che tutto funzionava anche senza di me, che tutto andava come doveva. Inoltre, dato che mia moglie dirige il coro, era prassi che quando c’erano le celebrazioni dovevamo lasciare nostro figlio Vanja da qualcuno. (…) E all’improvviso in quei tre mesi ho trascorso con lui più tempo di prima, ed era assolutamente felice: abbiamo fatto tante passeggiate, chiacchierate, gite in bici (…). Sono molto grato per questa esperienza.

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Andrej Kordočkin

Nato a Leningrado, ha studiato teologia a Oxford. In seguito, è stato parroco per 18 anni della chiesa di Santa Maria Maddalena a Madrid e cappellano nelle carceri spagnole. All’inizio della guerra in Ucraina, ha firmato l’appello dei sacerdoti della Chiesa ortodossa russa per la cessazione del conflitto. Sospeso a divinis per tre mesi nel 2023, si è dimesso ed è passato al patriarcato di Costantinopoli. Oggi è parroco della comunità ortodossa di Tilburg, in Olanda. È tra gli organizzatori del progetto «Pace a voi», che aiuta i sacerdoti del patriarcato di Mosca in difficoltà per le loro posizioni a favore della pace.

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