12 Dicembre 2016
Mai disperare della misericordia di Dio
Est e Ovest vivono il comune disagio di un’instabilità senza meta ma, ci dice padre Lepori, è proprio camminando su queste onde che Gesù si mostra come via e meta possibili.
Vivo da più di trent’anni nella tradizione monastica benedettina e cistercense, ed è soprattutto in questo ambito, fondato sul Vangelo e sulla tradizione monastica e patristica dei primi secoli, che ho la consuetudine di meditare sull’avventura umana così come la viviamo o siamo chiamati a viverla nel mondo di oggi. Vorrei quindi condividere con voi soprattutto quello che l’ascolto dell’esperienza e del carisma di san Benedetto mi suggerisce. Egli è il primo patrono d’Europa, proprio perché, pur avendo avuto unicamente la preoccupazione di vivere lui stesso e di aiutare i suoi discepoli a vivere nella sequela di Cristo e del Vangelo nell’ambito formativo delle comunità monastiche, ha compenetrato tutta l’Europa dell’umanità nuova che il cristianesimo ha reso possibile.
L’importanza e fecondità del contributo di san Benedetto alla cultura europea e mondiale credo sia radicata sulla sua precisione di sguardo sull’uomo e le relazioni che costituiscono la sua vita e la sua vocazione, una precisione che fonda la verità del metodo educativo proposto da san Benedetto. Si potrebbe dire che per san Benedetto la dignità di ogni persona si ritrova nella misura in cui la fiducia nella misericordia di Dio ci permette di acconsentire a un cammino comunitario di conversione. E questo cammino di conversione è un cammino di educazione, di formazione, o di riformazione della persona. L’essere umano ha bisogno di un cammino guidato, accompagnato, verso la pienezza della sua vita. Lasciato a se stesso, o se rifiuta per ribellione deliberata o assorbita nella cultura dominante, l’uomo non arriva nemmeno a definire il suo disagio, la sua insoddisfazione, il suo smarrimento. Se non si vede un cammino, non si può sapere che si è perduti, che si è erranti.
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Mauro-Giuseppe Lepori
Monaco circestense, ha studiato filosofia e teologia all’Università di Friburgo. Nel 1984 è entrato nella abbazia cistercense di Altaripa. Dopo l’ordinazione sacerdotale (1990) Lepori ha servito come maestro dei novizi. Nel 1994 è stato eletto abate di Altaripa, e nel 2010 abate generale dei cistercensi. Si è fatto conoscere con la pubblicazione di numerosi libri e articoli, tradotti in varie lingue, con le sue conferenze e la predicazione di ritiri spirituali.
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