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Il mondo russo vi attende
Il governo russo apre le porte agli espatriati e agli stranieri che non condividono le «ideologie distruttive» dell’Occidente, facendo leva sulle politiche sociali di alcuni paesi. Ma quelli che spaccia per «valori spirituali e morali della tradizione russa» sono inquinati da un pericoloso sciovinismo.
Lavorare dall’estero perché la Russia rinasca
Nato a Mosca nel 1953, Boris Belenkin è filologo e storico. È tra i fondatori dell’associazione Memorial, di cui cura la biblioteca sin dagli inizi. Dopo le traversie giudiziarie di Memorial e l’invasione russa in Ucraina ha deciso di espatriare. È autore di numerose pubblicazioni sull’editoria clandestina e la storia del dissenso in URSS. (nostra intervista).
Ho visto il mio paese tradire se stesso
Da intervistatrice a intervistata, la giornalista che sul suo canale «Dillo a Gordeeva» ha interrogato i personaggi più in vista dell’opposizione russa, parla di sé e delle proprie scelte professionali e di vita. (Intervista di Flavio Villani)
«Se non vi capiscono, non dilungatevi»
La tempesta della vita di Marina Cvetaeva vista attraverso il prisma della sua poesia. Alcuni preziosi testi pubblicati dall’editrice Voland ci accompagnano nella scoperta della grande poetessa russa.
Ho ricominciato da zero in Montenegro
Un giovane manager russo – uno tra i tanti – ha deciso di lasciare il suo paese prima ancora della guerra, per ricostruire la sua vita in Europa. Cerchiamo di capire le ragioni che lo hanno spinto a un taglio così radicale, e in cosa spera per il futuro. (Intervista di M. Dell’Asta).
Anniversario della fuga
L’Europa è piena di esuli. Gente che chiede di condividere il dolore di un distacco che ha tagliato la carne viva della sua vita. A un anno dalla fuga, lo storico russo Zubov rievoca il dramma straziante che lui e molti suoi compatrioti hanno dovuto affrontare. Spera di tornare nella Russia che ama, un paese assetato di bellezza, bontà e libertà.
Polonia: i volontari russi che aiutano i profughi ucraini
A Medyka, al confine polacco-ucraino, un gruppo di emigrati russi assiste i profughi dalle zone del conflitto. Perché «è inutile perdere tempo a spiegare che non siamo d’accordo con chi comanda. Andiamo piuttosto ad aiutare chi ha sofferto».
Baracche invece di icone. La pittura di Oscar Rabin
Oscar Rabin iniziò come giovane pittore dell’avanguardia underground sovietica. Poi emigrò e divenne famoso in America. Voglia di libertà, anche espressiva, e sensibilità al problema religioso erano le sue caratteristiche.
Le brecce di papa Francesco
Lo spazio cristiano è tornato unitario. Il movimento impresso da una parte si comunica spontaneamente a tutto il corpo. È l’onda lunga dell’incontro di Cuba, che passa attraverso la stima umana fra le persone. A Mosca una mostra omaggio a papa Francesco.
Viaggio in Ucraina – 1
Un paese difficile, in piena crisi economica, soffocato dalla corruzione, piagato dalla guerra, dimenticato da tutti. Ma anche un paese che non si dà per vinto, dal forte tessuto sociale, incredibilmente creativo. Viaggio nell’Ucraina che resiste.
La video-mostra al Meeting di Rimini 2016
Video-mostra sui profughi russi giunti in Europa agli inizi del ‘900. Protagonisti ed esperienze possibili in un periodo storico tormentato: Bulgakov, madre Marija, l’Istituto San Sergio, il Foyer Saint-Georges, l’Azione Ortodossa…
Tra profughi e martiri, la felicità
«Siamo in guerra». Papa Francesco lo ha ribadito ancora una volta nel suo viaggio verso Cracovia per la Giornata Mondiale della Gioventù. E, tornando sull’affermazione perché nessuno potesse fraintendere, ha […]
Nikita Struve: «Amo la Russia così com’è»
L’ultima grande figura dell’emigrazione russa parigina. Con pochi mezzi e un’immensa creatività ha concentrato nella sua piccola casa editrice il meglio della grande cultura russa. Uno che di Dio si fidava.