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Articoli
«E per la prima volta non era la guerra»
Il Comitato della Duma per la tutela della famiglia ha chiesto di contrastare la diffusione di libri per l’infanzia ritenuti «dannosi». Fra i titoli, anche il racconto “Il soldatino” della scrittrice italiana Cristina Bellemo.
Una gioia da condividere
Intervista alla vicedirettrice dell’hospice pediatrico La Casa del faro (di cui parla la mostra Un mondo in cui ciascuno è importante, Meeting di Rimini 2024). La compagnia ai bambini disabili o incurabili e alle loro famiglie, in Russia sta sfatando i miti e pregiudizi sull’handicap e sul fine vita. (intervista di Marta Dell’Asta)
Meeting 2024 • La «Casa del Faro», un hospice pediatrico a Mosca
La prefazione di Elvira Parravicini, neonatologa a New York, al volume «La casa del faro. Un hospice pediatrico a Mosca»: anche a migliaia di chilometri di distanza è possibile custodire la vita con la stessa passione per l’altro e il suo destino. La vicenda dell’hospice pediatrico di Mosca è presentata al Meeting di Rimini nella mostra «Un mondo in cui ciascuno è importante. Hospice, storie di una Russia sconosciuta».
La Chiesa russa e i bambini ucraini
Molti istituti ortodossi accolgono i bimbi ucraini deportati in Russia e aiutano a rieducarli secondo il modello statale e patriottico. I siti indipendenti denunciano questa operazione di una violenza nascosta e radicale.
Lettere dalla Russia / 6 / Siamo un popolo paziente o irresponsabile?
Invece di subire le situazioni possiamo guardarle in faccia e fare la nostra scelta. Il forte appello di Lida Moniava, che ha deciso di non abbandonare il suo hospice pediatrico a Mosca.
Gli angeli del Donbass
Il «Viale degli angeli» nella capitale della repubblica separatista di Doneck, da iniziativa per ricordare i bambini morti durante gli scontri nel Donbass, è diventato un cavallo di battaglia della propaganda filorussa per giustificare l’intervento armato contro i «nazisti» ucraini.
A trent’anni ho 500 bambini
Progettare la vita e finire a fare tutt’altro, è un rischio assoluto che offre una pienezza inaudita. Un messaggio dalla Russia orizzontale, quella che non demorde…
A Bucarest per rispondere alle carestie d’amore
In visita al Centro Don Orione di Voluntari, vicino a Bucarest, una struttura che vuole rispondere al «grido di fronte alle carestie di amore del nostro tempo, di fronte all’individualismo e all’indifferenza», come ha ricordato papa Francesco nel suo recente viaggio in Romania.
Quando la Polonia comunista accolse gli orfani coreani
Una lapide nascosta, nel cimitero di Breslavia, riporta il nome di una bambina coreana e la data: 1955. Cosa ci faceva la piccola Kim Ki-Dok nella Polonia comunista? Era tra le migliaia di orfani di guerra ospitati nel «paese fratello» negli anni ’50. Una storia di accoglienza ritornata solo recentemente alla luce.
Da dove viene il male del mondo?
«È facile credere in Dio quando attraversi i campi d’estate: il sole splende, i fiori profumano, l’aria freme colma dei loro odori. «E nei cieli io vedo Dio», come dice Lermontov. Ma qui? Dov’è Dio? Se Egli è buono, onnisciente e onnipotente, perché tace?».
Discesa agli inferi
Perché il dolore e la sofferenza? Che senso ha la morte? Perché il male nel mondo? Padre Georgij Čistjakov, morto nel 2007 e impegnato per tutti i quattordici anni del suo sacerdozio con i bambini affetti da malattie terminali, ha testimoniato con la sua vita che a salvare l’uomo dal potere distruttivo del male non è una teodicea, ma la compagnia vivente di Cristo.
Salve, milite sconosciuto!
In Russia c’è il concorso per le scuole «Lettera al soldato», cui partecipano ogni anno migliaia di alunni. Oggi la rilettura della storia che celebra i fasti militari sovietici e tralascia il resto, ha tutto l’aspetto di un indottrinamento ideologico. Preoccupazione di alcuni genitori che vedono i figli entusiasti della vita militare.
Storie di papà
Russia all’opera – La rete di beneficienza fatta dai privati mette in moto una circolazione di bene in cui ognuno dà il meglio di sé, superando barriere etniche e d’ogni genere. Dietro ai «grandi papà» si intravede la disponibilità di tanti