15 Luglio 2024
Riscrivere (ancora) la storia di Katyn’: nuovi scoop e vecchie versioni
L’11 aprile la TASS ha pubblicato un articolo dal titolo sensazionale: Desecretato l’archivio dell’FSB sulle esecuzioni naziste dei polacchi e sulla falsificazione dell’«Affare Katyn’». In pratica si rispolvera la versione sovietica dell’eccidio dei militari polacchi a Katyn’ non per mano dell’NKVD, ma dei nazisti.
Per contestualizzare lo «scoop» della TASS, ricordiamo per sommi capi i momenti salienti dell’«Affare Katyn’». Nel 1939 l’URSS, in base al patto con la Germania nazista, stanziò le proprie truppe in Polonia annettendone le regioni orientali. Centinaia di migliaia di soldati polacchi finirono prigionieri dei sovietici. La maggior parte, operai e contadini, fu liberata, ma nei lager presso Smolensk (Koz’ja Gora), Tver’ (Mednoe) e in alcune prigioni, rimasero oltre 22.000 tra ufficiali, poliziotti, politici, intellettuali, imprenditori e proprietari terrieri, la potenziale classe dirigente nazionale.
(Foto di apertura: Wiki Commons)
La lettura dell’articolo completo è riservata agli utenti abbonati, effettua il login o abbonati per accedere a tutti i contenuti del sito.
Anna Kondratova
Moscovita, laureata in sociologia. Ha seguito da vicino lo sviluppo del movimento d’opposizione in Russia. Giornalista e saggista.
LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI