3 Agosto 2017
La Chiesa libera e il Concilio
Uno dei punti deboli della storiografia è l’assenza della Chiesa nel panorama della rivoluzione russa. Berdjaev ci offre una visione diversa: al cuore del sogno di liberazione sta «la religione come fatto universale, come pienezza di tutto».
Il 25 ottobre 1917 si compiva un rivolgimento poi chiamato «rivoluzione d’ottobre», un punto di non ritorno per la Russia e per la civiltà umana. A un secolo di distanza la riflessione su di essa è ancora difficile, in Russia come in Europa. Presentiamo un intervento di N. Berdjaev.
Il popolo russo si è sempre sentito un popolo cristiano. Molti pensatori e artisti russi sono stati persino inclini a considerarlo il popolo cristiano per eccellenza. Gli slavofili pensavano che il popolo russo vivesse della fede ortodossa, che è l’unica vera fede e che racchiude in sé la pienezza della verità. Tjutčev, riguardo alla Russia, cantava:
Oppresso dal peso della croce,
tutta, o mia terra nativa,
il re celeste in veste servile
ti ha percorsa, benedicendoti [1].