17 Novembre 2020
Parliamo degli armeni, siamo solidali
Se non ricordiamo sempre che la scelta fra bene e male è in noi, come possiamo capire perché popoli interi hanno seguito dei dittatori che hanno voluto sterminare le minoranze? Nostra intervista alla scrittrice.
Per noi tutti Antonia Arslan rappresenta la tragedia del popolo armeno che abbiamo conosciuto proprio attraverso i suoi romanzi, soprattutto La masseria delle allodole. Ma attraverso di lei, oltre alla tragedia, abbiamo conosciuto anche la bellezza stupenda di una cultura profondamente cristiana. Oggi le abbiamo chiesto di rispondere ad alcune domande, sapendo che per lei sono questioni molto sofferte.
Il servizio di RIA Novosti dedicato al monastero di Dadivank: «Gli armeni dicono addio all’antico monastero»:
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Antonia Arslan
Scrittrice, traduttrice e accademica di origini armene. Laureata in archeologia, è stata per molti anni professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. Tra le sue pubblicazioni e traduzioni ha un posto particolare la storia delle persecuzioni e del genocidio subìti dalla popolazione armena, come Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di C. Mutafian, o il suo romanzo La masseria delle allodole (Premio Stresa, finalista del Premio Campiello).
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