Domenica del perdono – il rischio di cambiare
24 Marzo 2021Tutto può aiutarci a rientrare in noi stessi, basta cogliere le occasioni. E perdonare non è una passeggiata…
Tutto può aiutarci a rientrare in noi stessi, basta cogliere le occasioni. E perdonare non è una passeggiata…
Rivedo nei ragazzi che protestano un cuore vulnerabile.
Facile zittire i cattivi, ma non è meglio imparare a giudicare?
Se nessuno ha bisogno di noi, noi invece abbiamo bisogno degli altri… Per fortuna.
Si può ringraziare anche in tempo di Covid? Certo che si può.
Le guerre travolgono gli inermi. Ma noi non possiamo dimenticarli.
Memento per i tutori dell’ordine: la violenza è un veleno sottile…
Come una piccola folla tornata in Armenia per combattere, nella storia gruppi etnici diversi hanno assecondato la forza del sentimento nazionale in vari modi. Ciò che non cambia è la libertà di scegliere come usarla.
Quattro chiacchiere su un tassì, a Mosca. Dall’insofferenza per gli immigrati e gli ebrei all’accendersi del buon senso…
Jurij Dmitriev, la Bielorussia… fenomeni diversi ma con un unico filo rosso: gli inermi contro la tracotanza del potere che ha in mano le forze dell’ordine, i tribunali, le leve economiche. È possibile uno scontro simile?
Tra ondate di odio distruttore e di mitizzazione nostalgica, dove va la storia?
Ho avuto la fortuna di incontrarmi varie volte, e a lungo con Giovanni Paolo II.
Chi è infettato dal virus dell’ideologia sembra razionalmente critico, e invece ha perso la misura dell’umano.
Esiste un virus della mente che si comporta come il Covid-19, contagioso e mutevole, ma persistente…
Non sono un medico, né un virologo né insomma un esperto di cose che oggi vanno per la maggiore, quindi quel che vi dico non ha utilità pratica. Però è importante.