20 Marzo 2017
Dagli archivi segreti ucraini: il KGB e la grande carestia
Due informative del KGB sulla «propaganda occidentale» che rompeva il muro di silenzio su uno dei peggiori crimini staliniani: la carestia degli anni Trenta, che provocò milioni di morti e resta fonte di discussione e scontro politico.
I servizi segreti ucraini (SBU) hanno pubblicato due informative dell’ultimo direttore del KGB ucraino-sovietico, generale Nikolaj Goluško, il quale alla fine degli anni ’80 riferiva il moltiplicarsi di iniziative occidentali che documentavano l’holodomor, la carestia indotta dal regime staliniano negli anni ’30 in Ucraina, nel basso Volga e in alcune regioni kazake per forzare la collettivizzazione delle campagne e sbarazzarsi dei contadini restii ad abbandonare i propri stili di vita.
Nelle due brevi informative, rispettivamente del 1988 e del 1990 declassificate qualche anno fa, Goluško con tono irritato riferisce al Comitato centrale del partito comunista ucraino «i tentativi del nemico di avviare una campagna antisovietica in merito alla cosiddetta “carestia indotta” degli anni 1932-33», nonché gli «sforzi della campagna antisovietica all’estero in relazione alla fame di massa in Ucraina» mirati «ad accusare l’URSS di aver “compiuto un genocidio” nei confronti del popolo ucraino».
La notizia è stata pubblicata il 18 febbraio scorso sulla pagina facebook dell’SBU, dove qualcuno ha lasciato anche commenti polemici, del tipo: E quali sarebbero i segreti? – oppure: Tutto quel che hanno negli archivi sono solo due paginette?…
In realtà la pubblicazione è stata più che altro un gesto simbolico del governo ucraino per onorare la memoria di James Mace (1952-2004), storico e professore americano che svolse numerose ricerche sul tema dell’holodomor e che proprio il 18 febbraio avrebbe compiuto 65 anni. Tra il 1986 e il ‘90 Mace fu direttore della Commissione americana d’inchiesta sulla carestia, registrò numerose testimonianze orali della diaspora ucraina in America prima di trasferirsi a Kyiv ad insegnare scienze politiche.
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Angelo Bonaguro
È ricercatore presso la Fondazione Russia Cristiana, dove si occupa in modo particolare della storia del dissenso dei paesi centro-europei.
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