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16 Maggio 2018
Un’arma di ricreazione
Continua sulla Russia, la sua situazione politica e le sue prospettive di sviluppo, il solito gioco degli schieramenti, con chi saluta il nuovo paradiso e il nuovo modello di ordine […]
Continua sulla Russia, la sua situazione politica e le sue prospettive di sviluppo, il solito gioco degli schieramenti, con chi saluta il nuovo paradiso e il nuovo modello di ordine mondiale e chi parla della rinascita di un sistema totalitario. E spesso si ha l’impressione che più che alla Russia si pensi all’Occidente e che la Russia sia uno strumento da usare per irrisolte polemiche tra le diverse forze politiche occidentali. A noi pare invece che la realtà sia più complessa di quella che viene presentata negli scorci a tinte forti, e che, come sempre, sia proprio questa complessità a rendere la Russia interessante per l’Occidente.
È ufficialmente iniziato il quarto mandato presidenziale di Vladimir Putin, che ha stiracchiato una volta di più il dettato costituzionale, e più in là non potrà andare a meno di non cambiare la Costituzione. Non staremo a disquisire sulla strana anomalia di una repubblica che sembra diventata una monarchia: molti lo fanno, e non senza ragione, ma questo tipo di critica non porta molto lontano, anche perché, se il 76,6% della popolazione ha votato Putin vuol dire che il paese ha fiducia in lui; e a questo si potrebbe aggiungere che un sondaggio del Centro Levada ha rilevato che il 47% dei cittadini è convinto che il presidente sia riuscito a «restituire alla Russia lo status di grande potenza, temuta e rispettata».